mercoledì 14 ottobre 2009

Oggi voglio stare spento.




Alba incredibile stamattina. Lucida e silente. Con quell'ultima, unica stella di scheggia di cristallo che sembra sia stata puntata lì, di fronte, apposta per me. Che freddo che c'era alle 6.30, 4 gradi secchi che senti come punture di spilli nelle pieghe delle mani, che il fiato ti si condensa subito in rapide volute e poi si dissolve, mentre il cielo si tinge di una quantità di colori persino eccessiva, per me che sono inguaribilmente daltonico.
Ad est il chiarore comincia dalla linea scura e frastagliata degli alberi, mentre le montagne laggiù giacciono ancora sotto la coltre di piombo della notte. Si distingue chiaramente la sagoma scura della collina, ancora punteggiata di molte luci tremolanti. Una fetta di luna, in alto, osserva silenziosa la scena, sopra le strisciate infuocate delle poche nubi.
In giro nessuno, il silenzio è palpabile, limpido e freddo; solo dalla statale, in lontananza, proviene il rombo cupo ed incessante dei camion. Annuso l'aria, non sa ancora di neve. Non è ancora il tempo.
Dal caldo confortante dell'auto chiusa di fianco a me provengono le note di Vasco Rossi in San Siro Live, e le parole di "Vivere" capitano lì quasi apposta, sembrano un consiglio. Apro la portiera, alzo il volume e resto silenzioso ad ascoltare.
Vivere e sperare di star meglio
vivere e non essere mai contento
vivere come stare sempre al vento
vivere, come ridere
vivere anche se sei morto dentro
vivere e devi essere sempre contento
vivere è come un comandamento
vivere.. o sopravvivere, senza perdersi d'animo mai e combattere e lottare contro tutto contro
vivere e restare sempre al vento a vivere e sorridere dei guai
proprio come non hai fatto mai e pensare che domani sarà sempre meglio
oggi non ho tempo, oggi voglio stare spento.
Il chiarore è alto, Rischio di trovare troppo traffico. Risalgo, metto in moto e riparto.
Buona giornata.

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