giovedì 17 luglio 2014

Lettera dal fronte


Sto bene e così spero di te.
Continuano ad accumularsi giorni strani, lenti, ingombranti come treni merci. Vaghi come sogni confusi, opachi, faccio poca distinzione tra ciò che transita nei miei pensieri e quanto che succede davvero,  forse è un meccanismo di autodifesa che mi permette di superare tutto, questa guerra che stiamo perdendo, che sto perdendo, oramai è chiaro che non è più una sola battaglia. Sogni o giorni assurdamente popolati da persone in transito, alcune che entrano ed altre che silenziosamente, escono. Per molte di queste, alla fine, probabilmente sarà stato meglio così.  
Ci sono estranei che vagano per lo studio delle rose posando quello sguardo arrogante e distratto su ciò che è stato l’involucro meraviglioso del nostro tempo più spensierato senza neppure avvertirne  la presenza palpabile, che aprono porte da padroni, misurano osservano, arricciano il naso, valutano in moneta sonante quanto costi nascondere tutto il nostro passato sotto una rasata di intonaco fresco, che non si accorgono dei sogni che qui ancora fluttuano indecisi, non si fermano ad annusare una rosa o le ortensie fiorite, quest'anno come non mai, come se lo sapessero, loro e volessero in qualche misura ricambiare tutte le attenzioni passate. Che non scorgono i grappoli dorati nascosti dalle foglie larghe della vite, che non guardano da sotto in su il nostro pino maestoso e che non si immaginano che i merli, quando lavori la sera con la porta aperta, scendono sul prato ad osservarti, curiosi.
Ti senti sporco, a tradurre tutto questo in denaro, ti senti sudicio a dover mercanteggiare, a condurre le trattative, ti senti defraudato quando la guerra l'hai persa qui con chi avrebbe dovuto combattere al tuo fianco e alla fine ti accorgi che aveva imparato ad imitare molto bene il suono dello sparo con la bocca. 
E così tutto si traduce in questo, in quattro sogni buttati nel fango, pestati, stracciati. Che mentre tu ti ostini a tirarli fuori ed a pulirli tentando di separare le pagine fradice c'è chi pensa solo a disfarsi nel più breve tempo possibile di quattrovanipiùverandaebassofabbricatocollegatidacortileinternoprezzotrattabile.
Giorni incompleti ed inutili, c’è un insoddisfacente trascorrere di tempo che porta inevitabilmente alla fine di ognuno e poi ancora un altro e poi ancora di nuovo. I chilometri della mattina presto pesano meno di quelli che mi verranno incontro la sera e i pensieri mi accompagnano, poi Il tempo si trasforma e scorre veloce negli Ospedali, a confrontarmi con realtà sempre nuove e sempre urgenti, che prendono e mi assorbono e sembra un niente ma è già un anno che son qui e sembra incredibile ma pare che stia facendo un lavoro quasi decente e poi altra strada e di nuovo qui, a tentare di cucire, arrangiare, risolvere, parlare parlare parlare, arrabbiarsi tanto, ridere anche, disperarsi solo quando non ti vedono e poi la strada che galleggia nel buio e la luna che osserva malinconica i miei pensieri cupi
Il giorno successivo arranco, mi assento in me stesso, metto fuori la mia maschera migliore, quella del "ma sì, dai" e ricomincio ancora.
Non so, non mi sento, non sto.
Forse non saprei scrivere il secondo tempo di una canzone. 
Io spero finisca la guerra, ma sto bene e così spero di te.

14 commenti:

  1. io sto, che se fossimo più vicini, mi verrebbe da abbracciarti.

    Anima semplice finirà
    questa tempesta di polvere
    anima semplice volerà
    questa nerissima cenere...
    (fiorella mannoia)

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    1. La mia naturale acidità mi porta a risponderti "menomale che siamo lontani!"
      Grazie, apprezzo.

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  2. Perdonate l'intromissione!!!

    Comando generale a Fronte di battaglia..

    "Avvisiamo che sotto altre forme e in altri modi attorno ci sono altre Guerre ben più divertenti da combattere. Stop. Abbandonare fronte. STOP. scegliere strada in discesa verso spiaggia STOP. piazzare ombrellone e godersi tramonto con un bel .... .STop. "

    P.s.: vorrai mica fare la fine di Hiroo Onoda
    ( http://itsmeloca.altervista.org/hiroo-onoda-il-soldato-cui-la-seconda-guerra-mondiale-terminata-nel-1974/?doing_wp_cron=1403785277.8994300365447998046875 )


    PURA VIDA SIEMPRE 😀😀😀

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  3. Scendere verso spiaggia significa gasolio, autostrade, ticket parcheggio, noleggio ombrellone, noleggio sdraio, noleggio sabbia, noleggio mare, 10 Euro un pezzo di focaccia e la Ciccia con l'aria del "già finita?".....

    Non è nelle mie possibilità, STOP.

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  4. Ciao .... Ing. @Totson, ansavà ???
    Vedi, a tutto possiamo sfuggire, nè ci sono preclusi viaggi, magari senza ritorno, in terre che ci appaiono esser migliori di questa che, degnamente o indegnamente, calpestiamo .... fronte o non fronte !
    Ma c' è, ahinoi, qualcosa da cui NON possiamo fuggire : da noi stessi, dai nostri valori .... e perfino dai nostri sogni, almeno 'finchè il sole - risplenderà sulle sciagure umane' !
    Si soffre, si maledice il destino, si piange sui nostri fallimenti, sui nostri sogni irrealizzati, si depreca la nostra incapacità ( o meglio "impossibilità" ) ad adeguarci a questo mondo di ladri e di infami ... che ci sembra precipitare in un abisso schifoso e senza fine .... ma rimaniamo noi stessi con tutto quello che, nel bene o nel male, racchiudiamo !
    Il vero fronte di guerra, resta quel muro fra l' anima nostra che anela .... e la realtà materiale che ci schiaccia, urlandoci che non siamo niente, se non carne precaria destinata alla polvere, al nulla, all' oblio .
    Altri, in circostanze storiche ben più gravi di questa che ci è toccato in sorte di vivere, hanno vissuto la dilaniante riflessione che "se tutto è vano, lo è anche la virtù" .....
    Per me, non è così .... e penso sinceramente che niente è vano, se, a dispetto di tutto e di tutti, non ci stanchiamo di inseguire la nostra parte più nobile e migliore !
    Un abbraccio !
    @Bruno ...

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  5. Forse non riusciamo a rimanere noi stessi. Forse il vento arido che soffia incessante ci asciuga rendendoci sterili.
    In montagna ho imparato che ci sono momenti in cui devi star fermo per non rischiare di mettere a repentaglio la vita. E altri invece in cui, per la stessa ragione, non devi fermarti mai.
    L'importante è capire quale momento sia questo.

    Non so se sia tendenza all'autodistruzione, ma non mi fermo, continuo incessantemente a pensare a portarmi avanti, concentrandomi su ogni singolo passo.

    Ricambio l'abbraccio.

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  6. Ehi .... dov' è l' amico caro, gran maestro
    di penne stilografiche e ironia ?!?!?
    Dove il suo stile, la memoria e l' estro,
    che d' oro ci rendèan ogni qual via ?!?!?

    Se taci ... poi, riaffiorano i pensieri
    della tristezza che agita la mente,
    io qui ti dico : non esiste niente
    che possa cancellare il nostro ieri !

    Torna, se puoi, lo splendido viandante
    figlio del sogno e correre mai vano,
    torna a sorrider : pur se sei lontano,
    pur se bruttezze e infamie inver son tante ! :-(

    E come in ciel ritorna arcobaleno
    che disinnesca la malinconia,
    torna con noi e tornerà il sereno,
    ci aiuterà comunque l' allegria !!! :-)))
    @Cavaliereerrante

    BUON ANNO .... @Totson !



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    1. Grazie, come tante altre volte, Ser Cavaliere.
      Il momento è difficile, l'aria è pesante, il sereno è lontano. Le bruttezze sono tante, forse troppe per le mie forze.
      L'allegria, impensabile.
      Ma un sorriso me l'hai strappato, giuro.
      Sono qui, leggo, vi leggo anche se parole mie ne ho veramente poche. Almeno per ora.

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  7. Chi ti vuole bene e ti stima tantissimo per quello che sei ( un ottimo Ingegnere, un padre esemplare, un marito giusto .... un amico imperdibile ), sa bene cosa stai passando, in questo mondo corrotto e violento ... che by-passa i meriti e fà emergere i cialtroni e i violenti .... capisce per empatia il tuo malinconico smarrirti, che è "temporaneo" ma non per questo meno doloroso, fra le brume del tempo .... e sa aspettarti "come, dove e quando vuoi" .... caro amico !
    E se di parole ne hai veramente poche, beh ognuno è per noi importantissima !!! :-)))

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  8. Noi siamo sempre qui che ti aspettiamo, con l'affetto di sempre!

    Un abbraccio, Diemme <3

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  9. Tornare qui, leggere la data e pensare, che è quasi un anno.
    e quante acqua tra Po e Dora, si è lasciata scorrere in questi mesi.
    si entra qui, ci sono le lenzuola sopra i mobili, e le tapparelle chiuse ma non troppo. Che passa sì, un po' di luce in quest aria dove i passi muovono polvere, che vola piano nelle scie di luce e pizzica al naso.
    mi piace immaginare di aprire quella finestra, lasciare entrare il sole e quest'aria che è quasi primavera.
    togliere le lenzuola dal divano, e dal tavolino, dove (sul vassoio) ci sono ancora i bicchieri puliti a testa in giù.
    soffiare su un cd e sentire che lo stereo funziona ancora (strano non trovi), inventare un po' di musica. Ho portato con me qualche biscotto e una scelta di tè che potrebbero essere definita quasi "golosa".
    e allora mi fermo qui, mi metto comoda e intanto scaldo l'acqua.
    ti si aspetta.

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  10. Dai su.
    Che il più che l'hai alle spalle.
    Polpetta.

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  11. Oh .... è di maggio ( il mese delle rose .... il MIO mese natìo ) l' ultimo commento che leggo, mio caro Ing. @Totson .... ed anche maggio se ne andò, in un attimo, nel cimitero delle morte stagioni, là dove alligna tutto il tempo perduto, i nostri cari ricordi ... le nostre Memorie, lo Studio delle Rose, la tua motocicletta !
    Come sai, da @Diemme, ho depositato il 1° capitolo del libro VITA TRAVAGLIATA DI UN INGEGNERE .... il libro immaginario che sto scrivendo su di te, su questo scorcio tribolato ( e non solo come Professionista che reinizi la sua attività altrove ... ) della tua esistenza ...
    Essì, la nostalgia fà di questi scherzi .... poichè, quando si ha un Amico che sta lontano da noi e che, da lungo tempo non vediamo e/o sentiamo .... si soffre la sua mancanza, si sta in pena per l' assenza di sue notizie, e in questo penare a nulla giova ripetersi che "qui si sta parlando di amicizia virtuale", che quell' Amico lontano, in realtà, NON l' abbiamo mai visto di persona, nè mai udimmo, con le nostre orecchie, il rombo della sua moto avventurosa o entrammo in quel suo Studio che ora è solo un ricordo !
    Lo so ... come hai scritto Tu ... hai UNA VALANGA DI COSE DA FARE, DA SISTEMARE .... e la ristrutturazione del tuo nuovo studio, in quel di Torino, non è una faccenda semplice e/o scontata, ma comporta 'fatica & immaginazione', 'spirito di adattamento & sacrifici' ..... e tante, tantissime altre cose da fare, ma hai spalle forti per sopportare tutto ciò, e penna sublime per raccontarcele !!!
    A bientot .... dunque !

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  12. @Cavaliere Errante1: Chi mi vuole bene, non mi perde mai di vista. Grazie dell'affetto!
    @Diemme; Grazie, ricambio l'abbraccio!
    @Syssa: ho comiciato a togliere un poco di polvere, hai visto?
    @Polpetta: speriamo.
    @Cavaliereerrante; La vita travagliata di un ingegnere è travagliata assai. E anche il rombo della moto è un ricordo. A presto!

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