martedì 27 ottobre 2009

Le parole magiche


Sono state tante, quelle di ieri, che rendono leggeri e sottili. E non posso, non voglio metterle in ordine di importanza, perchè ad ognuna di quelle che non metterei per prima farei un torto. Ci sono state quelle pubbliche e private, quelle serie e quelle meno, ma tutte ieri, han contribuito a farmi dormire di meno, stanotte, pensando e ripensando, con un accennato sorriso che proprio non voleva lasciarmi. Se ne è accorta anche mia figlia, con il naso rosso, gli occhi acquosi e tutte quelle b al posto delle p e delle m nella voce arrochita dall'influenza, quella dei tre giorni, non l'altra. Me la sono coccolata a lungo, ieri, sdraiati sul divano mentre ripetevamo storia. E anche se, imbrogliando me stesso, non mi sono adeguato al cambio di ora, con il risultato che sono in studio prima delle sette, non è che mi senta rinco@@nito più del solito, anzi. E allora non posso non usare che l'ordine temporale.
Le parole scambiate in studio con il gruppo, un bel gruppo. Qualche testa matta, qualcuno che ogni tanto ha bisogno di un buffetto sul mento, qualcuno qualche cosa di più. Ieri abbiamo finito una parte delle pesanti consegne che abbiamo, questa settimana c'è ancora molto da fare, ma un poco di meno rispetto al bailamme passato: dovremo riuscire a metterci un pò più di testa al posto di tutta 'sta dannata fretta. C'è stato un piccolo ammutinamento del Bounty, ed io, che dovrei far parte dell'ammiragliato, ritto sul ponte di comando, me ne stavo in disparte, tra cime e vele ripiegate, silenziosamente schierato con la truppa. Ma tant'è, il comandante da appendere al pennone più alto era riuscito a trovare una botola anche in questa sgangherata nave e si era, come suo solito, dileguato.
Le parole con Slaymer, inaspettate, come il suo regalo, di cui ho già parlato nel post precedente. C'è chi pensa a me, e questo scalda il cuore.
Le parole in auto con Renè, tutti e due dallo stesso medico, tutti e due che non possiamo correre, tutti e due che in autostrata ai 200 all'ora perchè è sempre maledettamente in ritardo, anche se piano non riesco comunque ad andar mai, abbiamo sempre lo stesso sguardo calamitato sul Bianco, dove siamo stati insieme e sul Rosa, dove abbiamo deciso che andremo. E so che lo faremo, questo è certo.
Le parole del medico ieri: "hai fatto un buon lavoro. Terapia, stretching, ghiaccio, e tutto quel che riesci a fare ancora per una settimana e poi, dall'otto in poi, puoi riprendere. Poco però, tre volte alla settimana massimo venti minuti a volta, ma al momento l'intervento lo rimandiamo". Penso che se avessi ricevuto un invito a cena da Valeria Solarino in persona, attrice che adoro, non sarei stato così contento.... Ho detto una str@@ata? Si, lo ammetto ho esagerato. Ma ieri anche il medico non riusciva a non sorridere, vedendo la mia espressione, io che ormai mi ero già praticamente convinto e che avevo pensato che mentre ero placidamente disteso a farmi tagliuzzare le caviglie, qualcun altro poteva infilarmi 'sto benedetto tubo in gomma e farmi la gastroscopia.. Gastroche? Una parola che mi dice poco... non so, non ricordo, non mi pare, vabbè adesso vediamo.
Le parole al ritorno, tante, confuse, rilassate, a scherzar di niente, a programmare cose, a parlare e ridere di quanto abbiamo reciprocamente fatto dannare le nostre rispettive ex fidanzate, che sopportavano stoicamente le nostre montagne, le nostre corse e nostre mattane (il Palio è il Palio e non si discute!). Lui riprenderà una settimana prima, così per l'otto avrà una settimana di strade in più di me nelle gambe, ma la mia prima nuova corsa non sarò al mio Parco da solo, ma con lui, a dosare il fiato ed a correre, ancora una volta e di nuovo insieme. E le altre corse, e ci saranno, saranno tutte da inventare. Abbiamo messo giù un paio di programmi, e tra questi, una maratona che lui ha già fatto con tempi da brivido circa una decina di volte. Ce n'è una bellissima ad aprile, ma penso di non riuscire ad arrivare a prepararla. In alternativa c'è Firenze a Novembre 2010 o New York a gennaio 2011, sarebbe un sogno. Io non ne ho corse mai, ma è una sfida nuova, ed oggi, l'ha scritto Slaymer, è bello inseguire i propri sogni. E adesso so che lo potrò fare di nuovo correndo. 
E poi ci sono state quelle mie, solo mie, vergate su carte profumate, che toccano dentro e lasciano un segno sul vetro della mia Transalp appannato dal fiato. Non so che cosa è questa qui, ma è bella e mia, e a voi tanto vi basti.
E grazie, a tutti e proprio tutti.

2 commenti:

  1. Così va meglio. Sciroccato, sì.

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  2. poi, dall'otto in poi, puoi riprendere. Poco però, tre volte alla settimana massimo venti minuti a volta, ma al momento l'intervento lo rimandiamo".

    se mi aspetti dal 10 ke torno dalla Turkia, e ti attieni a quello ke hai skritto ...andiamo a correre insieme ...ke ne dici?

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