sabato 18 luglio 2009

un passeggero scomodo...

Ieri sera non è che piovesse, diluviava proprio. L'acqua veniva giù massiccia e ti investiva in scrosci pesanti portati giù da raffiche di vento, che ti spostavanto letteralmente.
Già, ti spostavano perchè, come ultimamente mi accade, ieri sera ero in moto, nonostante tutte le previsioni che garantivano pioggia e grandine sull'intero nord-ovest, e mia moglie con tutti i suoi "te l'avevo detto". Mi serve abbandonare l'auto e la sua noiosa tranquillità per percorrere quelle due mezz'ore la mattino e la sera, per pensare, inventare nuove storie da scrivere e nuove favole da regalare alla mia bimba, inseguendo treni e sogni che corrono su binari paralleli. Osservo l'arco alpino la mattina presto e le nuvole che giocano intorno al Monviso la sera, indorate dal sole. Passo vicino a vite conosciute e a perfetti estranei. Non sono chiuso in una scatola e respiro quella che il mio buon vecchio amico Slaymer definisce "Pura vida".
Ieri sera, per circa dieci minuti, mi sono portato sulla parte posteriore del sellino quella signora che alcuni immaginano vestita di nero, altri di bianco, e che di solito si porta dietro la falce. Mi ha scherzosamente punzecchiato per due volte, e mi ha ricordato che non è che io sia proprio immortale e che mi conviene fare più attenzione. Sempre.
In due occasioni, complice l'acqua che veniva giù ed il fatto che quando piove la gente non guarda affatto negli specchietti, ho rischiato di volare per terra. Nel primo caso un pirla ha deciso di sorpassare mentre già stavo sorpassando io, spostandomi nell'altra corsia mentre, ovviamente di fronte a me stava sopraggiungendo qualcuno, ma il secondo caso è stato peggio.
Ero ormai verso casa e probabilmente il fatto che mi sentissi arrivato, mi ha fatto abbassare leggermente l'attenzione. Nonostante l'asfalto viscido non andavo pianissimo: avevo appena sorpassato una piccola fila di auto e stavo accelerando per distanziarle; mi stavo avvicinando all'ultima delle mie curve preferite e volevo affrontarla con la sicurezza di non avere nessuno attaccato al didietro. Davanti a me, ad una cinquantina di metri un'altra auto, proprio all'inizio della larga curva verso sinistra, procedeva normalmente.
E' stato in quell'attimo, chiamala sfiga, chiamalo destino, chiamalo disattenzione o come cacchio ti pare che è successo tutto. Nell'attimo in cui abbandoni lo sguardo dalla strada di fronte a te per controllare le altre auto nello specchietto. L'attimo in cui magari pensi che, anche se bagnato, tra poco riceverai in regalo l'abbraccio ed i baci di tua figlia, e non conosco regali migliori.
L'auto davanti, non sono riuscito a capire perchè, si è praticamente fermata, ed a 110/120 km/h si fanno dai 30 ai 33.333 periodico (calcolatrice!) metri al secondo. Quando ho guardato davanti i fari degli stop accesi erano diventati improvvisamente vicini, forse troppo. Pioveva. Mi ci sono visto addosso, ho rivisto e ricordato l'ìncidente avuto anni fa e qui ho subito capito che mi sarei fatto male parecchio. Ed i baci sicuri di mia figlia sono diventati improvvisamente fragili, come la mia stessa vita in quel dannato istante.
Ho immediatamente mollato la manopola dell'acceleratore e frenato con il freno posteriore, facendo intraversare leggermente la moto, quando ormai ero distante solo piu qualche metro. Sono riuscito, e giuro non so come, a passare a non più di dieci centimetri dal fianco dell'auto e a percorrere la curva sull'esterno (un pò come nel duello Rossi e Stoner di Launa Seca... eh... ti piacerebbe!!) e, dopo pochi minuti, stavo mettendo la moto in garage, mentre un sms di Slaymer mi comunicava di essersi lavato bene anche lui (P.S. Grazie, andrò a leggermi "Turista della neve").
Ieri sera mia figlia mi ha detto che la stavo baciando troppo e che la pungevo con la barba.... Ho continuato a torturarla lo stesso.

6 commenti:

  1. Grazie Diamanterosa, sei in assoluto il primo post che non proviente direttamente dalla ristretta cerchia di amici che sanno della mia "malattia di scrivere" ed il tuo apprezzamento ha pertanto un gusto tutto particolare, facendomi iniziare bene la settimana.

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  2. ..la teknica è FISKIETTARE!!
    Sotto la pioggia, quando senti quel tutt'uno di bagnato nelle mutande (e cmq sei in moto sotto l'acqua e in "altre situazioni") vuol dire ke non c'è piu nulla da fare ...l'unika è FISKIETTARE!!

    La tempesta me la sono presa tutta, proprio nel momento delle sekkiate d'akua ... xò sono tornato a casa (x la seconda doccia, quella svestito!!!) sorridente!

    p.s.: grazie per il buon ..un pò meno per il vekkio ...vuoi farmi scoprire ke sono un maestro Yedi :D

    Pura Vida Siempre

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  3. ..ERRATA CORRIGE..

    (e cmq sei in moto sotto l'acqua e non in "altre situazioni")

    mi ero dimentikato il "non" :D

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  4. Slaymer73, percaso sai come si fa a mettere un correttore ortografico che cambi in automatico le k con le ch? Sai non so perchè ma ho la sensazione che mi servirebbe....

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  5. ..mi dispiace e non sai quanto, ma kredo proprio di non esserti d'aiuto..
    a me la "k" ..kazzo volevo scrivere "k" ..azz proprio non riesco, probabilmente la mia tastiera non me lo permette ... provo con il kopia ed inkolla!!!


    ekko kon il kopia ed inkolla ... jà fò "ch" !!!

    ...non sai quanto mi dispiace... ::P

    kome procede l'allenamento? io stasera vado "forse" a korrere un pò!!!

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