Vi ho visti tutti e due l'altro giorno, varcare l'ingresso del giardino delle rose, accartociate e sopite al cospetto del gelo. Insieme.
Dimmi quanto tempo è passato. Conta, dai.
Tutti questi anni, così? Non è possibile, saran passati pochi minuti dall'ultima volta, conosco le tue mani e gli occhi ed i capelli, e riconosco la voce, va bene che al telefono quella la sento, ma ti riconosco, al massimo era l'altro giorno solamente, son sicuro che ti sbagli, l'altro tempo, quello che assiste i venti che ti passano oltre gli occhi, asciugando le lacrime e segnando le piccole rughe dettate dai sorrisi, quello che segna l'allontanarsi ed il ritornare del sole, beh semplicemente quello non conta con voi.
Hai detto che mi hai visto invecchiato e che non sono poi così magro come millantavo. Sui capelli lunghi non hai commentato, ma più di una volta mi hai osservato pensoso. Sei felice? Vivo. Sai tutto di me, tutto ma tuttotutto, quello che nessun altro mai. E lei? Hai ragione, è splendida, bellissima. Un abbraccio solo non mi è bastato, non ci è bastato, ho avuto bisogno di abbracciarla una prima volta, poi l'ho guardata nel suo sorriso che è il riflesso del sole sui vetri e l'ho stretta di nuovo, più forte e più a lungo per dirle sei qui, siete qui, finalmente, lei che cammina scalza qui in casa perchè si sente a casa. Vi ho visti insieme, freschi e radiosi, insieme come raramente ho visto qualcuno ed un poco, leggermente, vi ho invidiato. Voi che siete i vostri sorrisi ed il vostro tenervi così, uniti ed indivisibili, che alle vostre braccia vi siete aggrappati con le unghie e che vi siete tenuti da soli contro il mondo, che non vi siete mai lasciati andare e che alla fine i vostri dolori li avete presi e sbriciolati e poi li avete messi sul palmo della mano e con delicatezza li avete soffiati via. Voi che siete la vostra musica presente e quella che ancora dovrete suonare, voi ed i vostri entusiasmi sereni per quella cosa bella che è diventata una strada sterrata ed una bicicletta col cestino e chissà chi ci salirà su, che c'è ancora posto in piedi sul portapacchi posteriore, con la mano sugli occhi a guardare lontano.
E che bella la sera si scioglie rapidamente come solo accade alle cose belle e troppe cose da dire e da dirci e da sapere e tu che mi controbatti sempre e mi dici dove sbaglio per la testa dura che ho anche quando non sbaglio, e ti ricordi quella volta che e ma come domani suoni e non potete fermarvi ancora, che una volta sola non basta, davvero non ci basta, ma abbiamo imparato che la strada è troppo corta per far passare così tanto tempo di nuovo. E che calore dà l'osservare la magica alchimia di te e di mia figlia insieme, che portate lo stesso nome, che non vi conosce ma già vi sa, e già dopo due minuti la timidezza è accantonata in un angolo e siete di là che confezionate collane e bracciali insieme e che le insegni come si deve tenere la chitarra, ma che come si tiene lei lo sa già perchè l'ha imparato da me ed io lo so perchè a mia volta l'ho imparato da te.
Ed eccoci già qui, che è ora che andiate, che qualcuno la multa ve l'ha messa non per divieto di sosta ma per sosta troppo breve, e i sorrisi e gli abbracci sono gli stessi di poche ore prima ma questa volta è per andare via. Tornerete, promesso.
Però sbrigatevi.
Davvero, troppo breve.
cos'è? hai visto la tua ex con qualcun'altro??
RispondiElimina@Bella: non sei stata attenta, scrivevo a lui. Ma puoi leggere qui (http://dreamingandrunning.blogspot.com/2010/06/una-lunga-storia-damore.html), per capire.
RispondiEliminaCommuove la lettura di questo testo pieno di parole amorevoli .
RispondiEliminaBello l'accostamento con Doisenau...accidenti a me che mi son persa la mostra di Milano!
...storia da scrivere...bravo che l'hai scritta.:)
RispondiEliminaciaoo Vania
...e Tu...sbrigati a fare un altro post...:)))....scherzo.:)
Brividi...
RispondiEliminaL'amicizia vera, quella che scorre nel sangue, come, e forse, più di un rapporto con un fratello, perchè non c'è una spiegazione genetica, è una delle cose più belle da salvare in queste nostre vite.
RispondiEliminaCiao DR!! A presto
@Sandra: pensa che l'anno scorso ce n'è stata una a Genova che purtoppo ho perso. Doisneau rimane uno tra i miei preferiti.
RispondiElimina@Vania: calma, calma! Ok, mi hai convinto lo faccio :-)
@Ifigenia: più di qualcuno per me, ti assicuro. Benvenuta!
@Bruno: carissimo, hai espresso esattamente quello che penso io. Ai miei Amici, quelli veri, affido la vita stessa, perchè so che è e sarà sempre in buone mani. Un abbraccio.
Invece di un commento con la "B" facciamo due...Bellissimo leggere questo racconto...gli amici sono la cosa più importante della vita, forse più dell'amore...
RispondiEliminaciao Kate
@Kate: Grazie della visita (ricambierò), del commento in "B" e "Benvenuta". Gli amici, quelli veri son rari. L'amore, quello vero, è, forse, unico.
RispondiElimina"E che calore dà l'osservare la magica alchimia di te e di mia figlia insieme, che portate lo stesso nome, che non vi conosce ma già vi sa,"
RispondiEliminaWow!!!
@giacy.nta. Già. è stato bello, vederli insieme :-)
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