venerdì 25 giugno 2010

venticinquezerosei

Ho raggiunto ieri il traguardo del mio primo anno su questo blog, e se non stavo attento finivo lungo, a momenti mi passava davanti quasi senza che me ne accorgessi.
Un cerchio completo, trecentosessantacinque giorni di idee e sogni, di parole, di pensieri, opere ed omissioni.
Dimmi, quante volte figliolo?
Quasi cento, padre.
Novantasette post, uno ogni tre-quattro giorni. Certo, l'ultimo periodo non ha aiutato, ma tant'è son qui, adesso. Anche se circondato da fogli e schemi e cellulari che ringhiano e stampanti che stampano sempre troppo piano, con occhi pesti, faccia tirata e smagrita, regolare barba lunga da settimana infame di corredo e capelli che neanche più il casco riesce a contenere e che in confronto Simoncelli sembra un militare di leva.
E, particolare che distingue l'ingegnere atipico da uno classico, con scarpe da running sempre ai piedi, ultimamente impreziosite da buchi sulla tela che ogni giorno si allargano un pò di più (eh sì, le mie beneamate Saucony sono definitivamente arrivate al capolinea).

In pratica, il classico esemplare di bello e dannato. :-)

No, non è un errore di battitura. Ho scritto dannato. e non volevo scrivere d'annata.

Ma comunque, anche se provato, eccomi. Ad aggiungerne un altro (ed un altro paio ce li ho in saccoccia, quasi pronti), come sempre un pò scrivendo per me ed un pò no, rubando il tempo necessario a concludere i mille progetti che ci stanno letteralmente schiacciando.
Qui, nello studio delle rose e del pino maestoso il sistema "ODP" (One day project) è collaudato da tempo, ci ha permesso in passato di superare con nonchalance punte di lavoro improvvise, ma rischia veramente di non bastare nei prossimi giorni, anzi se non ci si inventa in fretta qualcosa si soccombe, tant'è che mi son lasciato addirittura sfuggire di mente la prenotazione dell'ecografia al tendine per vedere se è ancora di cristallo o no. E di conseguenza il mio luminare si è rifiutato visitarmi di concedermi "sulla fiducia" il tanto sospirato benestare alla ripresa. Che ormai me lo sogno di notte, di ricominciare a strapazzar l'asfalto.

Ragion per cui pongo ragione e giudizio da una parte, anima e pensiero dall'altra e mi rimetto a digitare sulla tastiera per fini diversi e molto meno divertenti, ve lo assicuro. Chiedo scusa, tornerò quanto prima.

Yours sincerely
                      Dreaming and Running

8 commenti:

  1. ...che dire...
    un traguardo...
    Ti aspetteremo per i prossimi. Ciao Vania

    RispondiElimina
  2. buon 1° anno, su questo treno fatto di racconti arguti e invinati; ci son salita per caso e con immenso piacere, pronta a farmi portare lì dove le tue parole mi vorranno narrare...

    RispondiElimina
  3. @Vania: sì, e c'è che fiato ne ho ancora a sufficienza per andare avanti parecchio, parola di runner!

    @mjavale: una sorta di Polar Express dei runners, in pratica :-) Un pensiero per il recupero. Tutto bene, ti auguro.

    D&R

    RispondiElimina
  4. ...ora vado a leggere...i successivi...;)
    ciaoooo Vania

    RispondiElimina
  5. Che dire, è un traguardo importante il primo anno, che quando uno comincia mica se ne rende conto di che sta facendo, e che e se avrà un seguito, e dove questo seguito lo porterà.

    E' una bella avventura, ammettiamolo. I mio di blog tra circa un mese (l'11 maggio) compirà quattro anni, e ne ha passate di storie, e ne ha fatti di incontri!

    E a proposito di incontri, occhio ai miei link... ;)

    RispondiElimina
  6. @Diemme: 11 maggio? Segnato! Prepari anche la torta e le candeline?
    I tuoi link? Niente di strano, noto solamente che hai un ottimo gusto :-)

    RispondiElimina
  7. SAi che proprio questa mattina, sulla prima pagina di libero, parlavano di "terremoto a Roma, l'undici maggio".
    Alla faccia della festa che ti stanno preparando!!!

    RispondiElimina