sabato 12 giugno 2010

Parentesi

Forzata, dal mio scrivere convulso. Ma veramente non è facile, in queste settimane intense. Di viaggi e lavori e consegne e lavori ancora. Di soddisfazioni e frustrazioni, di lavori splendidi ed errori stupidi, di telefonate e telefonate. E la piena del fiume non ha intenzione di ridursi, per fortuna, anzi. Si prevede un paio di settimane ancora al brucio. Dico per fortuna pensando esclusivamente al mio mutuo stellare, intendiamoci, anche se il teorema "tanto lavoro tanti soldi", in realtà è tutto da dimostrare.
E, tra le altre cose, la consorte ha avuto pure la brillantissima idea di "nominarmi" fotografo ufficiale per un pomeridiano matrimonio parentale in quel di bucodiculoplace. Poco importa che ultimamente mi abbia visto tornare al desco che a momenti il sole sorgeva, precipitare in coma su un letto qualsiasi e risvegliarmi di lì a poche ore, poco importa che abbia protestato in maniera veemente, citando tutti gli abitanti del loco miserrimo che hanno qualche legame di parentela con la futura sposa, un occhio buono ed il dito indice in grado di esercitare una piccola pressione su un pulsante e soprattutto un cazzo da fare, lei non si è osata a dire di no.. Com'è che diceva quel comico? "Son tutti froci con il culo degli altri?" Ecco, appunto.

Ma non è stato tutto questo male, alla fine. Anche perchè mi era stata fornita, come mezzo per esercitare la mia arte, una splendida Nikon D5000 dotata di un obiettivo altrettanto bello, luminoso ed efficace, che alla fine, a malincuore, ho dovuto restituire al legittimo proprietario. 
Sì, devo ammetterlo, un minimo di ribrezzo in qualche scatto di gruppo l'ho provato, qualche conato nel vedere esseri appartenenti all'anello di congiunzione tra uomo e scimmia (lato scimmia) abbuffarsi di tartine come se stesse per avvicinarsi la fine del mondo mi è pure venuto, ma ho sopportato con un sorriso stirato ed ho tirato avanti; è successo stranamente anche altro. Il mio occhio, filtrato dall'oculare della macchina fotografica, non ha percepito l'astio e lo squallido soliti, sorvolando leggero sulle brutture del comune in cui dormo pochissimo, anzi.
Ha ricercato con attenzione insolita e trovato particolari gentili, finestre aggraziate, esseri piumati in volo su laghi placidi e riflessi di nuvole, oltre ovviamente alla mia piccola, che in quanto mia è bellisima comunque e dovunque, sia attraverso l'obiettivo sia senza.  E qualcuno dei quasi cinquecento scatti mi ha sorpreso, veramente, ma non fatelo sapere agli indigeni. Rimarrebbe loro la mandibola bloccata per lo stupore nel sentirmi dire una cosa del genere.
Non ho, al momento immagini da sottoporre alla vostra attenzione. Solo un paio, che sono queste qua, scatti di prova in studio, mentre apprendevo le potenzialità dell'attrezzo digitale.  Merito di quest'ultimo, diranno i maligni. Sicuro. Mi ritengo comunque discretamente soddisfatto.  
Così come mi ritengo discretamente soddisfatto sulla nuova grafica del blog, modificata ieriseratardissimo o stamattina prestissimo, comincio ad avere percezioni confuse del tempo. Ditemi cosa ne pensate, ascolterò ogni consiglio.
Ed adesso riprendo a lavorare, con una voglia di trovarmi una parete ruvida, aperta e baciata dal sole che non ne avete idea.

4 commenti:

  1. ...allora...i Veri Uomini...cominciano a giocare quando il gioco si fà duro !!!:))
    ...dai....scherzo...anche se un fondo di verità...nei detti popolari c'è sempre.:)
    ...la digitale mi sembra che funzioni bene...anche il fotografo.:)....ogni tanto un complimento è bello sentirselo dire...mi dispiace che non sono una provetta fotografa...;)...accontentati....della mia impressione/sensazione.
    Ciaoooo Vania

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  2. @Vania: I complimenti fanno sempre piacere. I tuoi scaldano anche i "Veri Uomini" :-)
    Ciao!

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  3. Il teorema "tanto lavoro tanti soldi"? Ma non esiste!

    Esiste invece il teorema "Chi lavora ha una camicia, chi non lavora ce ne ha due", che fa da postulato a quello successivo "Chi lavora mangia, chi non lavora mangia e beve" (cfr. http://donnaemadre.wordpress.com/2011/04/11/piovono-lauree-via-love-management/ )

    Dico, ma che cosa vi fanno studiare in quel di Torino???

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  4. @Diemme: ci fanno studiare, è tanto anche. E' questo il brutto. Ma a fare il cambio, a non strasudarmi le cose, non ci penso nemmeno. Forse sono solo un pò fesso, tutto qua.

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