giovedì 29 aprile 2010

Rêver

Ti ho cercato.
Sì? lo pensavo d'altronde. Anch'io, comunque. Come vedi sono qui, adesso.
Sì, ti ho cercato.
E dove?
Tra le vie del centro, nel traffico caotico, nella gente che si muove indaffarata a piedi. Ombre indistinte e confuse che si muovono disordinatamente in bianco e nero.
Ti ho cercata.
Ma se ero qui, da questa parte. Avevo da fare, un sacco, sai? E poi, dove?
In una piazza dove, un giorno lontanissimo sapevo di te così forte che forse mai, così. No, non è così, sapevamo di noi, e tu, che pazza.
Pazza io? Ma ti sei guardato? E cosa hai fatto?
E ti ho cercata poi anche nell'ultima piazza di questo mondo, defilato, quella in cui mi hai lasciato solo strade graffiate dal gelo. Quando i cavalli della giostra hanno smesso di correre, si son staccati dai sostegni e sono andati via e la musica dissonante piano piano si è smorzata. Quando mi hai detto che occhi bellissimi hai, e ti sembrava che piangessi, ma io sorridevo, invece, solo che le lacrime me li riempivano da dentro, affogandomi.
So tutto. So anche questo, sì.
Ti ho cercata nelle librerie, ad annusare storie di noi e non ne ho trovata una uguale. E mi son consumato le dita e gli occhi, a leggere. Poi ti ho cercata sotto i portici di una giornata d'improvviso calda. Alla palla del cannone ho sussultato, mi è sembrato di riconoscerti.
Ma non ero lì.
No che non c'eri. Ho cercato, annusando l'aria, per trovar tracce impalpabili del tuo profumo. Ho cercato ancora, e poi ancora. Ti ho intravista mille volte, in mille persone, mille espressioni, mille passi che non erano i tuoi.
Sono anche andato lungo in moto. Mi ha fermato un paraurti.
Ma bravo! Cosa fai, sogni ad occhi aperti, adesso? E cosa ti han detto?
Non lo so, non sentivo, non avevo orecchie nè voce nè cuore.
E cosa mi avresti detto, se alla fine mi avessi incontrato, cosa c'era di nuovo, che già non sapessi tu, che non sapessi io?
Ti avrei tenuto ferme le braccia per impedirti di scucire il mio cuore. Ti avrei tenuto fermi gli occhi incollandoci uno sguardo limpido. Avrei legato i pensieri fasulli per scoprirti. E ti avrei coperto con due onde di mare. Avrei parlato io, senza parole. Ti avrei detto stai zitta e ascolta.
Ci sono poche persone che possono dirmi stai zitta. Non so se tu sia ancora una di quelle.
Stai zitta comunque. Ti avrei raccontato del silenzio del sole quando ci illumina, della pioggia che non abbiamo mai preso insieme, delle parole senza senso che danno musica e tempeste, della luna triste di  ieri sera, che si appoggiava sui filari dei platani lontani, e che mi guardava commiserandomi.
Non è più tempo, sai?
Non mi importa. Non ti importa e non l'hai ancora capito.
E' quello che speri tu.
Può darsi.
Allora vado.
E dove? Non lo vedi che non c'è altro, che il mondo è sparito, che le stelle si sono spente, che.
Stai zitto tu, adesso. Non posso più, davvero. E' durato già troppo, stanotte.
Come vuoi, se è questo che vuoi. Cosa mi lasci?
Un respiro quieto. E questo silenzio. Non esisto, senti? Solo questo posso darti.
Allora va bene. Lo terrò come se solo questo esistesse, lo innaffierò di parole nascoste per farlo avvizzire.
Sai che non serve a niente?
So che il niente non serve. E' diverso. E forse questo non lo hai mai capito, o l'hai capito molto prima di me.
Devi andare. Stai per svegliarti. Basta un soffio e sparisco.
Allora non soffio. Voglio rimanere da questa parte. Non voglio svegliarmi. E' tutto perfetto, così.
Ma devi, non ci puoi far niente. Le cose perfette le trovi solo nei sogni, d'altronde. Hai messo la sveglia, 6.15, sai? E poi ti devi alzare subito, che devi lavorare un sacco, ultimamente.
E se poi, domani notte non ti incontro? E se invece mi capita un incubo? Diventerai il sogno di un'altro?
Ehi, cos'è, mi fai il geloso, adesso? E gli incubi te li ho fatti cancellare, solo sogni belli, contento?
Ma che me ne frega dei sogni belli, voglio questo!
E allora cercami, comunque. Vedrò di capitare di qua, una notte o un'altra.
Dammi le mani adesso.
No!
Dai, dammi le mani ed un bacio. Meno cinque, quattro, tre due, uno.........
Drrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr.

3 commenti:

  1. C'ero, invece.
    Esattamente dove.
    Ma è stato meglio.

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  2. ...è bello leggerti.
    ...è bello "avere" il cuore di qualcuno...è peggio non averlo:)
    ciao Vania

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  3. @Anonimo: I sogni li ritrovo e mi parlano solo di notte. Di giorno svaniscono. Ergo.. :-)
    @Vania: Grazie. Fa piacere, saperlo.

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