Con oggi termina ufficialmente la mia carriera di corridore normale ed inizia quella di runner "bionico".
Sono pronto. Mi son segnato con il pennarello indelebile la scritta "QUI NO" sul tendine della gamba sana, a scanso di equivoci, sai com'è :-)
Ieri ho corso, imprimendomi bene le cose che rivedrò tra un paio di mesi, spero. Gli alberi, che ritroveranno foglie e nuove gemme, il percorso, le buche, i rami potati accatastati in fascine, le pozzanghere da attraversare con passo deciso ed il tracciato, che è stato ridipinto di fresco. E questo sole, che oggi era così inusualmente caldo, rispetto al gelo di stamattina ed un cielo azzurro che non ti aspetti, azzurro così, saranno state le lenti gialle od il fatto che io, portatore sano (ma neanche poi tanto) di daltonismo, l'azzurro del cielo oggi me lo portavo dentro.
Sono pronto. Mi son segnato con il pennarello indelebile la scritta "QUI NO" sul tendine della gamba sana, a scanso di equivoci, sai com'è :-)
Ieri ho corso, imprimendomi bene le cose che rivedrò tra un paio di mesi, spero. Gli alberi, che ritroveranno foglie e nuove gemme, il percorso, le buche, i rami potati accatastati in fascine, le pozzanghere da attraversare con passo deciso ed il tracciato, che è stato ridipinto di fresco. E questo sole, che oggi era così inusualmente caldo, rispetto al gelo di stamattina ed un cielo azzurro che non ti aspetti, azzurro così, saranno state le lenti gialle od il fatto che io, portatore sano (ma neanche poi tanto) di daltonismo, l'azzurro del cielo oggi me lo portavo dentro.
E poi le persone, i fidanzati sulle panchine, gli anziani con le loro rispettive badanti al braccio che percorrono a passetti lenti questi viali. Le prime mamme con le carrozzine, fa ancora freddo ma qualcuna c'è. Ed i runners, quanti, oggi!!! Un esercito, quelli veri, magrissimi, coloratissimi, che sembra che galleggino più che correre, poi quelli come me, e quelli persino peggio. E con quelli che mi han corso vicino mi son preso il lusso di forzare un pò, tanto vale finire in bellezza, per cui due chilometri a 4.43" di media ed altri due sui 5.10", con lui, il tendine di cristallo che stavolta un poco si lamentava.
E c'è sempre il solito vecchietto, che quasi mi dispiace quando lo sorpasso, che oggi lo guardavo e mi sembra spiccicato all'attore che impersonava l'allenatore di S. Stallone in Rocky. Ha lo stesso sguardo torvo, lo stesso berretto di lana calcato sulla testa e le stesse identiche rughe sulla faccia spinosa. Oggi correva con il solito sacchetto stretto tra le dita ed era vestito così tanto che sudavo a vederlo, io che come lui neanche sul Bianco, a momenti.
Ciao vecchio, fatti trovare in forma, mi raccomando.
E da domani, si riparte. E Parigi è già, un giorno in meno, più vicina.
Pronti?
ah Parigi... l'ho rivista a ottobre dello scorso anno; una mattina, lasciando tutti a dormire, sono uscita presto dall'albergo per assaporare una surreale corsa tra chiese, monumenti e vicoli...
RispondiEliminaHai un appuntamento importante, Parigi ti aspetta!
Parigi è bellissima, ci voglio tornare...
RispondiEliminaHo fatto la stessa cosa tanti anni fa, la mattina presto, lungo la Senna, insieme ai runner locali ed osservando una città quasi deserta, svuotata dalla massa di turisti appesi alle loro macchine fotografiche e, solo allora, veramente bellissima. In quel preciso momento Parigi mi è entrata prepotentemente nel cuore e poi non ne è uscita più. Se penso ad una Maratona la posso pensare solo lì.
RispondiEliminaGrazie ed a presto!
D&R