lunedì 7 dicembre 2009

Our Christmas Tree


Beh, forse bisognava attendere ancora. Qualche giorno, un paio soli, in pratica, come vuole la tradizione.
Ma se non si approfittava di questa domenica qua, persi nel far nulla o quasi, con consorte in trasferta nel ruolo di bonsai sostituta badante e figlia con nessunissima e forse anche di meno di voglia di fare i compiti ed io che non posso neanche pensare a correre che se no il tendine di cristallo si frantuma, e allora, in barba alla tradizione, oggi si fa l'albero.
Dico "oggi" e non "ora" o per mezza giornata, con cognizione di causa.
L'albero infatti, anzi l'Albero, si erge in tutta la sua altezza metri 2.40, escluso il puntale. 11 livelli di rami, per 6-8 rami per livello totale 70 rami in tutto.
Roba che la prima volta che l'ha visto finito, il mio vicino di casa è andato a comprarselo subito anche lui, e ma che bello, e ma come è grande, e sembra vero. L'ha acquistato e sull'onda dell'entusiasmo se l'è caricato in auto, sbuffando come un mantice, chissà poi perchè.
Poi, arrivato a casa, anche lui unico maschio di famiglia, se l'è caricato sulle spalle (da solo) e si è fatto i due piani di scale dal garage fino al nostro pianerottolo. A quel punto, stremato, pensava almeno di aver compiuto tutto lo sforzo. Ed invece era solo all'inizio.
Perchè il nostro bellissimo albero è in una scatola di un metro e trenta per trenta per cinquanta ed ha il peso specifico del piombo, si, ma è ancora tutto da montare. Il che vuol dire tirare fuori basi, elementi verticali e rami, e, provare a rimettere insieme i pezzi del puzzle finchè alla fine, ma proprio alla fine, quando anche il gatto si è stufato di fare gli attentati ai rami, trovate nascosti nelle pieghe della scatola, le istruzioni, che ti spiegano, che i rami si mettono nei vari livelli, in base ad una piccolissima tacca colorata che li distingue.
Giusto apposta per me, che sono daltonico, e che la prima volta il mio albero era venuto fuori con le misure 90, 60,90. E non era poi neanche così male da vedere.
E poi i rami sono tutti schiacciati, bisogna allargarli, districarli, piegare bene i rametti per dargli quella forma così, da albero vero.
E quel che è peggio lo vedremo poi, alla fine delle vacanze, quando quella scatola (sempre che nessuno con l'acume di un gerbillo non abbia anche pensato bene di buttarla via, ma questa è un'altra storia) sarà diventata di colpo troppo piccola per tutti questi maledetti rametti, che devi di nuovo stirarli ed appiattirli, ma che almeno li metti per ordine di colore, che l'anno prossimo, almeno eviti di creare forme nuove. E poi, come Gesù Cristo con la tua croce, ti ricarichi sulle spalle la scatola gobbuta e porti il tutto in cantina, dove avrà un anno di tempo per ingarbugliare rametti e colori. E l'anno successivo uguale.

L'anno successivo all'incauto acquisto, il mio vicino ha acquistato un albero in un pezzo solo, altezza fuori tutto 120 centimetri, luci comprese. Non c'era tagliato, per questo sacrificio.
Ed io, che volete farci, che si vede che mi piace soffrire, che adoro vedere gli occhi luminosi di mia figlia trasformarsi di colpo in due fessure sottili di felicità, quando è tutto finito e maestoso, che occupa la sala per metà, Ogni anno vado in cantina, mi carico come una bestia da soma e ricomincio.
E poi dopo averlo montato ci sono prima le luci da mettere, che devono essere messe belle nascoste che non escano i fili ma che si intravedano solo le lucine.
Poi arriva il momento delle decorazioni.
Prima quelle belle, quelle in vetro soffiato, quelle delicate, che vengono messe solo in alto per evitare che la gatta faccia strage, come fa immancabilmente ogni notte con i personaggi del presepe (in cui, noi, per inciso, ci mettiamo anche i Pokémon, in fila indiana, ma divago di nuovo, mi sa).
E ogni anno vien fuori di che colore lo dobbiamo fare, ed io che, vinta la battaglia dei colori con l'albero, e non sono sicuro neanche di averla vinta completamente, a quel punto ho da obiettare. Facciamolo come ci viene e ci pare, che è più bello, più mio, più suo.
E ogni anno c'è la tradizione che ognuno di noi si compri una pallina nuova, personale personalissima, elegante elegantissima o kitch da paura, che solo il legittimo proprietario potrà posizionare, e sulla cui scelta nessuno potrà avanzare riserve - Questa quiiiiiii? conquesti coloriiii? ma non ci sta niente beeneee!!!!, prendi quell'altra, che si intona di più. E questaaa? Da vergognarsi, ma sei scemooo?? No, consorte, o forse sì che sono scemo, ma non ci mettere il becco, te ne prego. Scegliamo quelle che più ci aggraderanno, che magari saranno come questa, che ovviamente è mia, o quella presa ad Eurodisney, che la mia piccola che toccatutto alla fine l'ha fatta cadere e abbiamo dovuto comprarla, o i babbi Natale legati in cordata, o ancora questa qua, O ancora come quest'altra, che poi alla mia piccola piacciono tanto che ride al solo guardarle ed il mio cuore ride con lei.

E poi mettiamo anche le altre, quelle vecchie, quelle comprate mille anni fa, magari sbeccate o storte, ma che mai e poi mai butterei via, perchè noi siamo la nostra storia, il nostro passato, queste nostre palline che una volta luccicavano e ora non più. Siamo tante cose, siamo le nostre tempestel le nostre correnti che chissà dove potranno mai portarci.
E sotto ci mettiamo le palline per far giocare la gatta, quelle che immancabilmente la consorte sbuffando sposta più in alto e noi rispostiamo subito in basso, cosicchè quando è notte, e si sentono tre o quattro palline rimbalzare sul parquet con la gatta che le insegue nel buio, Noi due, in stanze diverse, ma con un cuore in comune, ridiamo delle stesse risate, nascosti sotto i rispettivi piumoni. 


E ieri, terminata l'opera, accese le lucine e sistemati anche gli odiosi fiocchetti, ci siam fermati a guardarlo in religioso e stupito silenzio, l'albero di Natale. Il nostro Albero di Natale. Bellissimo.

E sotto, in barba nuovamente alla tradizione, che vuole che i regali Mister Babbo Natale li porti solo la notte di Natale, ci ho già messo un regalo, per me, già scartato, il più bello che c'è.

4 commenti:

  1. ciao!! il mio è 2 metri, è già in piedi da una settimana, ho comprato degli uccellini di cartapesta con piume. La piccola quotidianamente li requisisce, li mette in fila e gli parla...Morale: sono tutti senza becco adesso ...ma va bene così. ...E' vero. Sono loro i regali più belli del mondo! A presto.Bruno

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  2. Uguale al mio. Beh, forse il gatto. Forse nemmeno quello. Bellissimo. I regali più belli sono quelli che si scartano molto prima di Natale. E che te lo dico a fare.

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  3. @Bruno: grazie, mi hai fatto sorridere, la mia faceva così con i personaggi del presepe.

    @diamanterosa. Giusto giustissimo, completamente d'accordo. Ma sul gatto dubito: a parte il colore in comune la mia se la tira da matti, roba da metter giù un post. :-)

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