martedì 1 febbraio 2011

La neve a febbraio (quasi)

E' un regalo a sorpresa. Scartandolo ritrovi l'incanto di sempre, immutato nel tempo, lo vedi dai primi fiocchi titubanti, ricordi bene come facevi da piccolo, adesso che a volte ti senti padre e piccolo ancora nello stesso tempo, con quella mano calda nella mano e quel cuore addosso al cuore, quel sorriso vicino e quella voce che è tua e che mai nessuna voce sarà così, per te. Ti fermi e non pensi, non sai, ti perdi sospeso nel tempo rallentato che vede discendere i fiocchi, osservi dai vetri guardando verso la luce dei lampioni, per veder meglio se aumenta, per esser sicuri che non smetta, che non smetta mai, che ne faccia due metri, due nasi schiacciati contro alla finestra gelata ad appannare il vetro ed a disegnare cuori e chiavi di violino, ascoltando insieme il rumore del silenzio che fa.
E' uscire di nascosto, alle undici di sera, shhhh! dai, ridi piano che nessuno deve sentire che siamo scappati di casa, un padre ed una figlia insieme, due cuori matti così vicini che si toccano tra i fiocchi che scivolano. E' la bellezza avvolgente di una passeggiata nel mondo che tace, nessuno per strada, neanche il rumore del traffico lontano sulla statale, che così anche bucodiculoplace ammantato nell'incanto sembra quasi un paese di Dickens, con gli alberi carichi, le piazze coperte ed i campanili che svettano nella luce gialla e nello sfarfallio dei fiocchi illuminati che così sembran tanti di più. E' tenersi per mano e tirare fuori la lingua guardando verso l'alto, a vedere quella moltitudine di briciole che sbucano dal niente blu scuro della notte e roteando ti arrivano addosso, guarda quel fiocco che grosso, lo prendo io. E' sentire quel rumore che solo la neve fa quando  i passi compattano quella già caduta, è osservare le strade candide ed ondulate di marciapiedi e tombini dove non è ancora passato nessuno ed inventarsi le orme più bizzarre, di elefanti ubriachi, pantere e piedi nudi dello Yeti. E' camminare tenendosi sempre per mano e ridere ridere ridere, che le risate rimbalzano sul manto sul silenzio e sul candore di mille brillanti riflessi delle luci, e così sono più cristalline e più belle anche le risate della tua bimba, è il fiato di fumo che esce ma non senti freddo, tu d'altro canto mai, mai, ma neanche la tua piccina, lo credo bene, che lei prima di uscire si è messa duemagliequattromaglioniduegiubbottielagiaccaaventodisuamadre ed il berrettone con il pompon e le sciarpe con i pompon, che così imbaccuccata sembra l'omino Michelin che ride, che cade e rotola e ride.
E' fare la gara a scivoloni, giù per la discesa, a prender la rincorsa e vedere chi rimane in equilibrio più a lungo, e giocare poi a palle di neve e gelarsi le dita  e ridere ancora, nascosti dietro agli alberi, a cercar di colpire il ramo carico sopra la testa, in questa notte che notte non è, con un chiarore che si riflette sui fiocchi e sul bianco e si amplifica e si espande.
E' fare il pupazzo di neve più grande del paese, cominciando facendo rotolare una palla e finendo spingendo faticosamente un cilindro che in due non si riesce quasi più a girare, è cercare i due rami per le braccia ed essersi ricordati di sgraffignare dal frigo una carota per il naso e due olive per gli occhi. Sono i tuoi capelli più lunghi che mai e più ricci, così bagnati dalla neve, che coprono gli occhi che non si sono ancora saziati, nonostante gli anni passati a vederne, di nevicate così, di meraviglie così.
E' tornare a casa felici e bagnati, bagnati fradici con le mani gelide intrecciate e ridere ancora piano, chiusi in bagno ad asciugarci a vicenda, in due sotto lo stesso cappuccio dell'accappatoio.
E' vedere addormentarsi tua figlia, che scivola nel sonno dicendo speriamo che non smetta stanotte, papà, con un sorriso sereno che è così bello e che, come la neve che cade, non ti stancherai mai di guardare. 
Speriamo che non smetta mai, bimba mia.

11 commenti:

  1. Speriamo davvero. È bello mantenere la nostra 'anima bambina'.
    Bel post davvero :)
    ... la foto del pupazzo?...

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  2. @morena: Il pupazzo non è durato abbastanza, la neve di febbraio spesso fa di questi scherzi.
    Ma ho qualcosa, sempre fatto con mia figlia, che una volta è durato abbastanza a lungo da poterlo fotografare. Te lo manderò.

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  3. La frase con cui hai chiuso il post è quello che mi ripeto sempre nella testa, non riferito alla nevicata, ma il senso è quello, quando vedo la mia grande sorridere, chiedersi ingenuamente come funzionano le cose, esclamare "è bellissimo" per qualcosa che per me, ormai, è privo di significato. Ciao DR!

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  4. resto così, con un sorriso a mezza strada e una spina di nostalgia che resta lì...
    sono momenti bellissimi che restano indelebili, non solo per te che sei padre, ma anche nel cuore di tua figlia.
    te lo dice una figlia che non ha avuto il tempo di correre con l acquilone insieme al suo papà, ma ricorda ancora di quando le insegnò a nuotare.
    buon fine settimana!

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  5. @Bruno: concordo. Cambierà, sicuro, ma di tempo, per fortuna, ancora ce n'è.

    @Sonia: e così, con la stessa espressione, l'ho scritto io. E spesso, nei miei momenti più cupi, trovo un sorriso sempre, pensando all'immenso regalo che ho ricevuto, nell'essere padre.
    A presto! (ma scrivi??)

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  6. sono mesi che combatto con l idea del "io scrivere? ma a ch vuoi che interessi il mio pensare sciroccato..." però... però...
    se riapro ti avviso, promesso.

    (ps. sembra il commento di una che se la tira... ma ti giuro che non è così!)
    Sonia

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  7. @Sonia: Il tuo pensare sciroccato è un bel pensare. Bentornata. E forza, che anche la Pina non vede l'ora di essere abbandonata.

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  8. Un regalo a sorpresa, carissimo Ser @Dienderre ?
    Sono i più belli !
    Come questo tuo poetico Post ...
    Sì, la neve si sciolse, come i sogni alla prima luce dell' alba, ma resta immutabile, nella tua visione di Papà e nella gioia memore di tua Figlia, quell' incanto di favola, oltre alla certezza che le fiabe non di rado ritornano !

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  9. @Ser Bruno: è verissimo i regali a sorpresa sono proprio i più belli, ed è un regalo a sorpresa anche il tuo graditissimo commento!

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  10. E' inutile, mi ci devo abituare. Quanto tu descrivi qualcosa, una ci entra dentro come nei disegni sull'asfalto del film "Mary Poppins".

    La magia della neve, una bimba fiduciosa, quel rapporto padre figlia da far invidia al mondo, e subito sembra di essere lì con voi, a guardarvi e provare nel cuore le stesse emozioni.

    Che Dio vi benedica, e vi mantenga sempre belli come siete, con la stessa complicità e la stessa magia negli occhi e nel cuore.

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  11. @Ify: Mi hai fatto, penso, uno tra gli auguri più belli che abbia mai ricevuto qui nel blog. E forse anche fuori di qui. Grazie è poco.

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