sabato 12 febbraio 2011

Anema e GORE

Il più bello del parco era sicuramente chi vi scrive, oggi. Magari non proprio il più veloce, ma non andiamo a sindacare. E poi, lo stile, ce lo volete mettere o no?

Ma andiamo con ordine.
Ieri è venuta a trovarmi mia sorella maggiore - normalmente identificata con l'appellativo de "la pazza", giusto per distinguerla dall'altra ("la stronza"). In altri momenti la chiamo anche "la Guru", "la fondamentalista" o "AreKrisna", a seconda delle situazioni. L'altra invece, sempre "La stronza".
Non è normale, ve lo assicuro. La sua vita è stato tutto un susseguirsi di passioni estreme e contrapposte, dall'istruttore di sub all'eremitaggio. Tanto per fare un esempio tra mille,  a partire dall'età in cui si abbandonano le pappette  e per i successivi venti-venticinque anni nessuno in casa mia ha mai potuto assaporare il gusto delle cosce di pollo, che lei si è sempre allegramente divorata con prepotente diritto di primogenitura. 
Poi ha rinnegato il passato, e di colpo è diventata vegetariana. Convinta. Ed ogni sua cena a casa sua è un incubo, ve lo assicuro. Mortadelle di tofu, wurstel di seitan, pasta di alghe in salsa di soia tanto che mia figlia, subito dopo, mi obbliga a giurarle "maipiù" sul menù del primo Mc Donald's in cui ci rifugiamo per rifarci la bocca.
A complicar le cose, in seguito è anche entrata a far parte di una congregazione spirituale e lì ce la siamo definitivamente giocata. Per fortuna non sono fondamentalisti islamici, altrimenti non rimarrei sorpreso di vederla uscire la mattina presto con la sua bella cintura di esplosivo a tracolla.
Pensate che abbiamo a lungo sospettato che ogni appartenente a quella "setta" fosse esattamente come lei. Solo in seguito abbiamo saputo che loro, gli appartenenti alla setta medesimi, in fondo quasi normali, pensavano la stessa cosa di noi, cioè che quelli della nostra famiglia fossimo tutti esattamente come lei. Ambedue abbiamo tirato un respiro di sollievo.
Era lei l'anello debole, insomma. Mentalmente debolissimo, sottolineo.
Comunque il tema del post non era lei, mi scuso del deragliamento e proseguo.

E' venuta a trovarmi a qualche giorno di distanza dalla festa del suo cinquantesimo compleanno. Per la cronaca, vi dico solo che fortunatamente c'era anche cibo "normale", e così mi sono ingozzato di salatini, noccioline e... salatini (fine del cibo normale). C'era del vino "analcolico" (ho proposto il ripristino della pena di morte solo per il produttore) ed anche del cuscus "alternativo" fatto  sostituendo ogni componente che normalmente è nella ricetta del couscous tradizionale (mancavano difatti anche le "o") con Kombu, Dulse, Nori e via discorrendo.
Per la ricorrenza aveva anche diramato una "wishlist" in cui, tra occhiali senza lenti e letture tantriche compariva la richiesta per  una stilografica, quest'ultima esclusivamente di colore azzurro per non far sbarellare i suoi chakra già estremamente provati.
Compito mio, ovviamente.
Beh, questa l'ha veramente conquistata. Così, mentre la contemplava con gli occhi sbarrati, ho potuto svuotare il mio piatto di cuscus dietro la statua di Visnù intagliata nel Kamut. Ho divagato di nuovo, ma sapete, avrei materiale a sufficienza per dedicarle un post, da consegnare in seguito nelle mani di studiosi di antropologia criminale. 

Comunque, per farla breve :-) a qualche giorno di distanza si è presentata in studio. A nulla è servito dirle al citofono "Non compriamo niente" o "L'ingegnere non è in studio" pronunciato con la voce in falsetto. E' voluta entrare a tutti i costi, recando un voluminoso sacchetto con il marchio di un notissimo negozio specializzato in articoli per runners.

Un regalo per me, che da quaran..  cioè da quando son nato, festeggio il compleanno sempre il primo di gennaio. E' facile da ricordare, si segna da subito sull'agenda nuova dopo il disegnino delle trombette di capodanno. Ed invece no. Per sua stessa ammissione la mia ricorrenza è sempre stata messa in secondo piano, all'interno della mia famiglia. I miei festeggiamenti, da quando ho memoria, sono sempre iniziati con le frasi "Eh, scusa, è che subito dopo il Natale non è che siano rimasti tanti soldi, e poi siamo in montagna e qui non sappiamo cosa comprarti, che poi è anche tutto più caro, e poi abbiamo ancora il malditesta del doposbornia di Capodanno e tu che vorresti festeggiare sei anche un pò egoista", manco avessi io deciso di nascere proprio quel giorno perchè ammalato di protagonismo.
Questo ogni anno. Nessuno escluso.
Ho provato anche a dirgli "Organizzatevi", "Portatevi avanti con il lavoro poensandoci ad Ottobre", ma loro niente, ogni anno la stessa deludente (per me) storia. Ho ricevuto regali inutili ed immondi, e tra questi il più ignobile, il culmine delle robe orribili è rappresentato da una scatola in legno con coperchio, con su scritto "Ti parlano dietro", contenente quattro fagioli.
Non ridete.
Me l'aveva regalato mia sorella maggiore, ovviamente.
Beh, l'altro ieri la pazza ha avuto uno dei suoi rari momenti di lucidità. Ed è venuta a dirmi che è sinceramente pentita e si è ravveduta per tutte le ingiustizie inflitte. E conseguentemente ha svuotato un negozio a caso, per fortuna proprio uno di quelli che svaligerei volentieri anch'io.
Mi ha comprato, nell'ordine:
- Un  paio di calze da running Nike bellissime
- Un paio di calze da running Thorlo Experia incredibili
- Una maglia intimo per correre XBionic 3D Bionic Energizer che penso ce l'abbiamo io, Andrew Howe ed Oscar Pistorius. Tiene freddo quando fa caldo, tiene caldo se fa freddo, ti fa la pancia piatta ed i pettorali scolpiti e ti sussurra anche quanto sei bello mentre corri.
- Una tuta Gore per correre che è una F-I-G-A-T-A assoluta.

Mi ha lasciato, per la prima volta nella mia vita, quasi senza parole, che ho recuperato prontamente nel momento in cui, approfittando del mio momentaneo inebetimento ha provato a scassarmi gli zebedei con la sua missione di ricondurmi nel mondo dell'anima originale, mondo dal quale è caduta, in un lontano passato, una parte dell'onda di vita umana (giuro che è vera).
Mi ha definito "pragmatico" ed ha detto che mi vuole bene.

L'ho cacciata dallo studio con il sorriso sulle labbra.
E sorrideva anche lei, sicuro.

9 commenti:

  1. A quanto pare delle tue sorelle potresti scrivere un liblo (a testa direi, dalla misura delle tue divagazioni..) ... sicuro che non sia stato un sogno la visita della sorellona in studio!?!?!
    racconto fantasticamente onirico, pubblica la foto di te che indossi la tuta che "fa volare" così vediamo di che colore è! :-O
    Buone corse super-equipaggiate ;-)

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  2. @mjavale: no, l'incubo, cioè la visita è reale, e, giuro, non ho inventato veramente ma veramente niente. E' questa, alla fine, la cosa più fantastica.
    E vabbene, assolderò un fotografo. Ma come farò poi a difendermi da tutte quelle fans? :-)

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  3. oooooooooooooooooom!
    Non oso immaginare gli intrugli in quelle pietanze che hai menzionato. Te l'immagini tua sorella in uno dei mercati palermitani on le teste di capretto in bella mostra?
    Ciao!!!

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  4. @Bruno: meglio, non farlo: ho ancora gli incubi, te lo assicuro.
    Ed in uno di quei mercati tenterebbe di convincere i macellai a desistere dal loro insano progetto di morte, prima di essere bersagliata con interiora di ogni specie.
    Buona domenica!

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  5. ....ma quanto fortunato sei....
    ....io sono figlia unica...quindi...non riceverò mai un super regalo così....e non potrò mai affibbiare a nessuno qualche nomino stranoooooooo:))

    ...vuol dire che te lo sei meritato!!!
    ciaooo Vania

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  6. Rido!
    mio fratello dovesse scrivere di me più o meno userebbe lo stesso tono
    (salvo il fatto che io non sono vegetariana...)

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  7. @Vania: fortunato? Io?? Ne vuoi una per un pò di tempo così ti fai un'idea??
    @Sonia: dici davvero che scriverebbe così? Allora lo comprendo....

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  8. Mi sono piegata in due dal ridere, sentendomi un po' in colpa quando ho letto "non ridete" proprio mentre ero irriverentemente intenta a sganasciarmi.

    Comunque, anche la sorellona zen ha ceduto alla vanità di un fratello bellissimo! :D

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  9. @Ify: ma scusa, "non ridete" l'avevo scritto apposta!!!
    E la sorellona ha fatto solo la metà del suo dovere. Ho ancora un sacco di arretrati.

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