martedì 5 ottobre 2010

Scriverei

 scriverei e scriverei, questa sera. Non smetterei, giuro, forse ho il serbatoio pieno, lascerei vagare i pensieri così, senza pensarli, senz'ordine, come una biglia che rotola piano e con leggeri rimbalzi vien giù da una scala. Scriverei della mia voglia di correre di ieri, per il gusto puro e semplice di farlo, senza orologi, tempi sul giro o altro.
Del fiato che usciva regolare ed andava via libero e delle gambe che gli correvano dietro, non così stanche come di solito accade. Delle pozzanghere che ti vengono incontro, da calpestare incuranti degli schizzi, anzi.
E sono piccole fredde punture, spilli aguzzi sulle gambe veloci, la pioggia che inizia. Poi smette e riprende, a tratti, sotto una coperta di nuvole grigie, sopra gli alberi scuri, nodosi ed umidi.
Sono passi e pensieri calpestati, veloci passaggi sul giro di sempre, veloci pensieri sulla vita di sempre, che cambia, alle volte ti morde e ti straccia in frammenti minuti buttandoti via come disperati coriandoli, e poco dopo, guarda caso, ti ricompone lisciandoti e stirando le pieghe con il palmo della mano, poi ti guarda e sorride, di quei sorrisi che non dimenticherai. Sono la maglia a maniche lunghe per la prima volta e quasi nessuno, oltre a me, nei lunghi incantevoli rettilinei che sono così miei questa volta, che senti che vai, che il tuo piede si appoggia leggero e che il tuo cuore lo segue.
E passi. Passi il colombo dimesso che si allontana appena dai tuoi piedi. Passi i segni per terra, la giostra vuota dei bimbi, le altalene sconsolate. Passi il bidone malinconico e piegato con la lattina ancora per terra, le due panchine scrostate deserte, che sembra si tengano compagnia tra di loro e che si raccontino piano storie sentite chissà dove.
Aumenta, la pioggia. La incontri negli spazi all'aperto prima, poi cresce ed anche le fronde zuppe degli alberi non sono più un riparo e gocciolano libere, ma fastidio non è. Ed allora ne assorbi lo scroscio sommesso, il rumore continuo che isola, separa e protegge. La pioggia è a suo modo silenzio, è barriera di gocce su un vetro appanato, sono parole che colano e consolano piano, la pioggia ti avvolge, ti prende, ti lava di fuori, poi prende i pensieri accartocciati e nascosti, sciogliendo i peggiori e restituendoti solo gli altri, puliti e nuovamente limpidi, luccicanti cristalli.
E ti ritrovi così, con i sogni migliori che corrono e i piedi che vanno, tra foglie rossastre macerate di gocce d'autunno, arricciate e morbide, spazzate e schiacciate in mucchi soffici tra la strada ed il marciapiede del parco; ne cade qualcuna, ondeggiando ti accarezza sfiorandoti, la osservi scendere piano, seguendo quella striscia scolorita che si srotola in silenzio oltre il nero lucido dell'asfalto, tra pozzanghere via via sempre più ampie, puntinate da mille cerchi incrociati e da chiazze nere di alberi riflessi.
Corri, dunque, se hai anima e cuore puri, se hai ancora sorrisi e speranze e parole da dare. E corri più forte, più forte ancora, se puoi, sotto una pioggia così, dentro a una pioggia così, tra momenti di raffiche intense ed attimi di tregua. Corri e ripensi, alle cose che perdi, alle cose che trovi. A quelle che, inaspettate ritrovi e così, quasi perdute, sembran quasi più belle e più nuove. Ai tuoi graffi che credevi profondi e che la pioggia ti lava e scoloriti, van via.
I miei primi nuovi 8 km, ragazzi. Da non smettere.

6 commenti:

  1. ....se fossi più vicino...di sicuro verrei a correre con te...soprattutto per perdere quei "due tre" kiletti in più...sai quand'ero "giovane"...mentre ora sono giovanissima...ho fatto atletica...corsa veloce....e prima di ogni lezione ...si facevano diversi giri di pista...io e la mia amica...chiacchieravamo sempre..:)..e l' istruttore ci diceva...se invece di sprecare fiato così...fate un giro in più è meglio.
    ...forse è meglio che non siamo vicini...ti farei correre molto meno. :)
    ciaooo Vania

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  2. @Vania: Beh, allora portati le scarpette, se mai passerai da queste parti. Ciao!!!

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  3. e meno male che il post ha titolo 'scriverei'...
    :)

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  4. nelle ultime 6 righe, sto correndo anche io sotto la pioggia.
    grazie a te

    nina

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  5. era da tanto, tanto tanto tanto tempo che un post non mi emozionava così.
    per la miseria.
    ancora esistono!!!
    già.

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  6. @morena: questo era prima di.. scriverlo! ^_^
    @nina: grazie a te, nina ballerina.
    @Sonia: trooooppo buona!

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