giovedì 30 settembre 2010

Tema: il mio papà

Svolgimento:
Il mio papà è un pò un pasticcio da descrivere ma ci provo lo stesso, me lo ha chiesto lui sapete? Mi ha detto dai, fammi un regalo, metti giù quello che ti viene da scrivere se pensi a me e non stare attenta ai verbi ed alla punteggiatura, che a quello, ad aggiustarlo poi ci penso io. Ma per farne che? Boh!
Abitiamo in un paese che lui chiama Bucodiculoplace (questa di sicuro l'ha scritta lui, io avevo messo il nome vero), che a me piace tanto ma a mio papà invece proprio no. Ma lui va via la mattina e la sera torna che è buio così, dice lui, ne vede di meno.
Voi lui chiamatelo un pò come vi pare, io invece (e solo io) lo posso chiamare Totson, lui mi chiama Ciccia, o al limite Topino. Quest'estate in Sicilia invece mi chiamava ciaravedda, che vuol dire agnellino  ma a me non piaceva proprio e mi arrabbiavo.
Eccolo, il mio papà è questo qua, gli ho fatto questo disegno bellissimo che è lui che corre nel parco dove va sempre, tutti i giorni, perchè correre è una cosa che gli piace proprio tantissimo e quando non può perchè deve lavorare è un pò più triste. Quelli dietro non sono covoni di grano come dice lui per prendermi in giro, ma è la fontana del parco. Adesso però ha i capelli molto più lunghi. Io gli ho chiesto più volte per favore di tagliarli ma non vuole. Allora gli voglio bene lo stesso, però mi sa che una notte mentre dorme glieli taglio. Voi non ditegli niente, mi raccomando!
Oltre alla corsa gli piacciono molto altri sport. Gli piace la montagna, adora sciare ed arrampicare e vorrebbe anche farmi provare ma io ho paura ed allora va con il suo amico Renato, che di montagne insieme ne han salite tante e quando erano giovani sono anche andati in cima al Monte Bianco.
Il mio papà è alto alto e magro. La mamma dice che sempre è troppo magro e lui risponde che lo fa per tenere a bada la media familiare, anche se non so bene cosa voglia dire ma poi di solito la mamma un pò si arrabbia. Lui fa l'ingegnere, che veramente non so bene che lavoro sia, ma non deve mica essere poi tanto un bel mestiere perchè secondo mamma è sempre in quel cavolo di posto (ma mamma usa una parola che non posso ripetere) e non porta mai abbastanza soldi e poi va via prestissimo la mattina e torna sempre molto tardi e stanco, che a volte io dormo già, ma se invece faccio solo finta, sento che un bacino piano piano viene a darmelo sempre. E se se ne accorge che sono sveglia, anche se non ha ancora mangiato si accoccola vicino a me nel letto e mi racconta fiabe bellissime che inventa lì per lì e che a me piacciono tanto, solo che a un certo punto, con lui che mi tiene acccoccolata, mi addormento davvero e non so mai come finiscono.
Io e il mio papà insieme siamo speciali. Intendiamoci, voglio molto bene anche a mamma, chiaro, ma con lui è diverso, a volte è come se sapessimo cosa dirci solo guardandoci negli occhi. Dicono tutti che gli somiglio e sto diventando alta quasi come lui, ma voglio stare ancora piccola per un pò. Quando siamo insieme giochiamo e parliamo sempre, ma sempre sempre e quando andiamo a casa di nonna in montagna mi porta nei boschi a cercare i funghi e ci teniamo per mano e poi andiamo a guardare gli animali parlando pianissimo e senza fare rumore perchè se no si spaventano e una volta mi ha anche fatto vedere da vicino una vipera ma stavolta ero io quella spaventatissima e avevo il cuore che batteva fortissimo. 
Non mi sgrida quasi mai e quando insieme facciamo i compiti mi annoio solo un pochino.
Al mio papà gli voglio un bene, ma un bene speciale, che a volte non so perchè ma mi fa quasi venire il magone, ma poi se lo guardo sento che anche lui me ne vuole proprio tanto.
Tra il mio papà e la mia mamma invece lui sostiene sempre che è certamente lui quello che mi vuol più bene, perchè se mia mamma si butterebbe nel fuoco per me, anche lui per me la butterebbe nel fuoco, aggiungendoci pure il gatto ed un paio di taniche di benzina che, come mi ha detto, costano molto care e quindi fà di più e vince lui. Allora io rido, e la mamma tenta di tirargli il ferro da stiro, mancandolo. E la gatta scappa spaventata come una matta.
Il mio papà ha un moto che ha comprato proprio quando sono nata io, per premiarsi di avermi fatta così bella, dice sempre. Mi ha comprato il casco di Valentino Rossi ma con me va piano e quando mi porta a scuola, proprio davanti, sono contenta, perchè tutti mi guardano. Con la moto quando ero piccola si è fatto tanto male ma adesso è passato e gli è rimasta solo una lunga cicatrice sul ginocchio. Anche io, una volta sono stata male tanto sapete? Non so bene cosa sia capitato, sono stata in ospedale dove tutti parlavano piano e di notte mio papà e mia mamma dormivano a turno su una sedia a sdraio e poi quando siamo usciti eravamo felici matti dal ridere ma io quando passo vicino all'ospedale dico sempre che li non ci voglio tornare mai più. Mai.

A volte è strano, ma solo un pochino, come quando non sopporta nessuno e preferisce stare a leggere, le poche volte che si arrabbia ma tanto, o quando in montagna, la mattina presto  prende lo zainetto e va su da solo, come mi dice lui, a fare il solletico alle nuvole. E in quei casi mi sembra che non stia così bene come dice sempre di stare.
Ma quando è con me no, sono sicuro che sta bene. Andiamo proprio d'accordo, io e lui, anche se questo mi fa pensare che è solo quando sta con me che lo vedo veramente sorridere.
Ecco.
[Ciccia, by Totson]

18 commenti:

  1. ... hai ragione bimba, anch'io avrei voluto un papà così!

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  2. ...è anche un bel "pasticcio"...commentare questo post.

    ...mettila in portafoglio...non si sa mai...può tornare utile....è una buona medicina....cura tutto....e non ci sono controindicazioni.
    ciao Vania

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  3. Bello avere chi scrive così di te genitore. Forse una figlia diventata adulta può scrivere così del padre. Spesso troppo tardi.

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  4. @mjavale: beh, vediamo... potrei adottarti... Cacchio, così diventerei nonno di colpo ^_^!!!
    @Vania: già, cura tutto, davvero. E' la miglior medicina di sempre.
    @Barbara, @theyogi: Grazie, da parte di Ciccia.
    @Sandra: sai, mi auguro che, crescendo, non cambi idea. Tempo ce n'è.

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  5. :)

    ti assicuro che se pensa così da piccola, e se mantenete integro quel filo che c'è ora, non cambierà idea crescendo.

    ma sai che sei proprio carino?
    ovviamente dobbiamo ringraziare la bravura di chi ha fatto il disegno ;)

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  6. ps. come non detto.
    questo è pure meglio di quello di prima! ;)

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  7. @morena: così arrossisco.. ^_^
    @Sonia: così arrossisco sul serio! ^_^

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  8. Magnifica.
    Tremo però all'idea di ciò che potrebbero scrivere le mie figlie di me se glielo chiedessi oggi ... loro sono oramai maggiorenni ed io sempre più "acidula".
    Meglio non rischiare!

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  9. @solindue: Grazie, soprattutto a nome della mia Ciccia che, anche se non lo sa, sta riscuotendo un notevole successo, come potenziale blogger in erba. In pratica mi sta scalzando. ^_^
    Benvenuta, ho curiosato con piacere sul blog e non ho trovato tracce di "acidulità". E se le tue figlie ha preso anche solo poco, fossi in te rischierei.

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  10. Mi ha fatto ridere il pezzo della mamma che butteresti sul fuoco... Credo che il padre di mia figlia avrebbe detto di me esattamente la stessa cosa (e sua madre l'avrebbe fatto :P )

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  11. @Ify: ma io l'ho fatto solo per dimostrare a mia figlia quanto le voglio bene!! :-)

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  12. Leggo solo ora... bellissimo questo post. Pieno di amarezza e di ironia.

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  13. @Martina D: grazie. Sì, forse un pochino. Il giusto, insomma.

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  14. Risposte
    1. Già. Spesso le cose più semplici sono le più perfette.

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