sabato 27 giugno 2009

E chi lo ha il tempo?

Tempo, sempre tempo, mi manca da morire, (no, da morire non mi piace, non mi si addice per come la penso sul "mio" trascorrere del tempo, diciamo che me ne manca parecchio anzi di più), anche perchè "la creatura", così come i bimbi appena nati, ne richiede tanto, di tempo, forse troppo.
Tempo per organizzarlo, per impostarlo, e per scriverci sopra, leggere, rileggere, correggere e qualche volta cancellare tutto. Poi però devo anche vivere, muovermi, andare a correre (lunedì riprendo!!!!), mangiare ... no, mangiare posso farne anche a meno, fare da padre e da marito..... anche per quest'ultimo vedi la voce mangiare...e cos'altro? Ah sì, LAVORARE!!! Recuperare nuovi incarichi, farli e finirli, portare a casa la pagnotta, e fare in maniera che se la portino a casa anche altri. Anche perchè secondo lo Stato sarei addirittura un imprenditore, io e quegli altri due che insieme a me, quindici anni fa hanno incominciato una discreta avventura, che da sola meriterebbe pagine e pagine. Quindi è sabato, sono come al solito nel mio studio, abbiamo finito anche di fare le pulizie (con la crisi abbiamo limitato le spese....) sono già le due del pomeriggio passate e devo proprio scappare. Mi rifugio tra i miei monti, a respirarne il respiro. Ho intenzione, se il tempo mi assiste, di portarmi la mia Ciccia fino in cima ad una montagna. In cima alla sua prima cima. Se mi ricordo porto la macchina foto, insieme ai suoi panini. (Io non mangiooo!!). Lunedì poi vi dico.
Vi dico è un leggero eufemismo (ma ad usare la frase "lunedì poi mi dico" mi sentirei scemo), perchè di questa creatura, a parte pochi eletti, nessuno sa niente. Vediamo come farà ad espandersi ed ingrandirsi, da sola, senza aiuto dall'esterno. Magari per migliorare l'impaginazione ed aggiungere immagini e gadget mi farò dare una mano da Roberto, e quando dico Roberto intendo proprio Roberto, non... vabbè, lasciamo stare.
Adesso devo scappare. Adesso vado. Ciao
Proprio proprio non devo aggiungere altro? Se comincio, stanotte sono ancora qu, con tutte le cose in testa che non vedono l'ora di uscire. E quando escono, in alcuni casi è un torrente in piena, e la tastiera non riesce a stare dietro alle idee, e mentre scrivi le idee improvvisamente cambiano strada, trovano altri passaggi e ti trovi a descrivere altri pensieri a cui non avevi pensato prima; ecco che allora nascono, improvvise, nuove sorgenti, nuovi spunti, ed avresti bisogno di otto stenografe per registrare tutto quello che volevi dire, quell'espressione che comunicava una precisa emozione prima che questa, senza un motivo, improvvisamente svanisca. I miei pensieri somigliano alle uscite frettolose ed affollate dalla metropolitana, dove ogni persona è idea, sensazione, emozione; non riesci a fermare come in una fotografia tutti, i particolari dell'abbigliamento il colore dei capelli e cosa dicevano. Puoi solo osservarli defluire, ponendo particolare attenzione solo a questo o a quell'altro, e decidendo di sacrificare il resto, scrivendo comunque più in fretta possibile per fare il giusto identikit, prima che ciò che era chiaro fino ad un secondo prima, diventi sempre più lontano ed offuscato.
Il risultato: quando ti fermi a rileggere scopri che, per scrivere in fretta, hai commesso una valanga di errori.
Adesso però devo proprio andare!!!!

2 commenti:

  1. Magari nessuno ti leggeva nel 2009, ma nel 2011 oramai ti sei conquistato i tuoi fidi seguaci, e anche ciò che hai scritto nel passato riprende vita.

    Mi piace il tuo entusiasmo, anche se... e che capperi, che fare il marito più o meno ti prema come mangiare mica è carino...

    Oddio, se io provassi la stessa cosa per un marito lo adorerei!!!

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