giovedì 20 giugno 2013

Lo senti?

Piove.

Piove lento e silenzioso, così calmo e rassicurante in questa sera inaspettatamente fresca. Piove di quel suono ovattato, quello ssccc continuo che è la pioggia d'estate, che va sopra ogni cosa e copre il rumore delle rade auto che passano, che anche loro si portano addosso rumore di pioggia.
Piove sulle foglie larghe della vite coi suoi timidi grappoli ed i riccioli sottili con cui si arrampica flessuosa e tenace sui muri, sul pino maestoso che allarga le sue braccia ad accoglie i due merli, gli stessi che ogni tanto si affacciano a curiosare impettiti fin sulla porta per capire cosa stia combinando qui dentro.

Il cielo è una lastra d'acciaio, un temporale lontano brontola cupo. 
Mentre qui piove sul selciato lasciando quell'odore di sabbia bagnata, di pietra tiepida e di attesa.
E piove sulle mie poche parole sempre più difficili da trovarmi addosso, sulla mia Ciccia lontana, sui miei pensieri così disordinati, su questa voglia di niente che ogni tanto mi attanaglia e mi morde, su questo fardello di pensieri e di cose che a volte sembra di non aver niente su ed altre invece è così pesante da portarsi addosso.

Piove sulla luce di fuori, gialla e radente, piove rendendo le mie rose appesantite e più profumate ancora, trasformando le foglie in diademi luccicanti e preziosi, piove sui miei pochi sorrisi e sui miei tanti progetti, sulle parole che mi mancano, sullo zaino per correre e su tutti i miei sogni sognati, che alle volte mi appaiono così distanti e bellissimi che penso di non esserne capace, di sognare sogni così.

3 commenti:

  1. I sogni alle volte si accantonano. Vengono sommersi calpestati e accantonati dall'amarezza o dai problemi di tutti i giorni. Risentono del caldo soffocante delle preoccupazioni. Ma resistono. Resistono come i pini che anche se non lo curi o sei così soprappensiero da passarci davanti e non notarlo nemmeno, non per questo è meno verde.
    I sogni sono come le parole. Alle volte semplicemente tacciono perché nel silenzio trovano, in quel momento, la loro dimensione per non smettere di pulsare. E' un po' come fermarsi all'ombra, riprendere fiato e poi ricominciare a correre.
    E sì, tu ne sei ancora, sempre capace. Ne sono sicura.

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  2. le parole, comunque, non mi sembra che ti manchino: poetiche, belle.
    bisogna abbandonarsi un po' per trovarle.
    la lettrice sopra parla di pini e di pini parlava anche D'Annunzio nella pioggia sul pineto che, grazie a queste tuo strofe, ho ritrovato e riletto -era almeno da due decenni che non lo facevo - e la trovo stupenda, ora più di allora.
    Stavo per dirti che queste tue parole mi comunicavano solitudine, poi ho rivisto il titolo "lo senti?". Parli con qualcuno. Chiedi, ti rivolgi a qualcuno e, dunque, non sei solo.
    Se ti può far piacere: io lo sento.

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  3. @Anonimo: I sogni a volte non sai nemmeno se sono stati veramente sognati. Grazie per la fiducia, comunque
    @Bruno: lo so e grazie, per questo.

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