giovedì 6 dicembre 2012

B.


I blog sono posti strani, case dalle pareti sbilenche ed i tetti colorati d'aria e di parole, tante parole, a contornare i mobili e definirne lo stile dell'arredamento, di là una credenza, di qua il salotto buono, un lampadario magari antico perché no, ci sta, il servizio da tè pronto molto spesso ad accoglierti. I blog sono case nella testa di qualcuno che non conosci e che non sai chi è, ma che molto spesso ha la porta aperta ed un sorriso in punta di dita e di tasti pestati, pronto ad accoglierti se passi di lì. Ed è strano. E' strana questa specie di fiducia riposta a prescindere nel prossimo, che praticamente poi non trova riscontro nella vita reale.

Nei blog ci trovi sempre gente, un sacco di gente. Sono così in tanti che ti sembra di essere all'atrio partenze di una grande stazione, chi gira di qui e la ritrovi di là, chi saluti e baci, quelli che parlano, si rispondono, dissertano, controbattono, a volte litigano. Sono così in tanti che a volte fai fatica a pensare che in giro ci sia ancora qualcuno che non scriva su un blog. Ci manca pure che un giorno o l'altro capiti sul post "quanto è bello Bucodiculoplace", scritto direttamente dalla Consorte. Resterà per sempre il mistero di come sia riuscita ad accendere il pc tutto da sola, ma questa, alla fine è un'altra storia.
Comunque si, è proprio un sacco, la gente che scrive.
C'è che ti squassa da quant'è bravo, c'è chi ti fa ridere come uno scemo davanti allo schermo, c'è chi ha parole come rasoi, chi invece ti  lascia quella sensazione che anch'io sto provando esattamente la stessa cosa ma non potrei mai descriverla allo stesso modo. C'è il cinico, c'è il dissacrante. Qualcuno snob, qualcun altro tra le righe si dice da solo quanto è bravo e se la tira pure. Si spazia tra personaggi fantastici e vite normali, fini umoristi, sensibilissimi psicologi, romanzieri in erba e confermati e pure qualche maniaco, qualcuno sicuramente di deve essere. Ogni giorno, facendo zapping ne trovi di nuovi, diversi ed interessanti, di questi blog. Non puoi ovviamente seguirli tutti, diventerebbe quasi un lavoro. Poi oltretutto capitano pure quelli che ti cambiano piattaforma e chiudono, aprono da un'altra parte, si stufano. Il mio blogroll è diventato quasi inutile, che ultimamente ci son quasi più morti che vivi. Ed allora ti accontenti leggere quello che capita, per caso, così, random.
Il bello è appunto che non sono persone ma pensieri di persone. Cioè, ovviamente c'è una persona dietro ognuno di quei minuscoli avatar che della parte reale hanno mantenuto solo le parole. Ma è quella piccola maschera che vedi e che riconosci, quel minuscolo pezzetto di fantasia che li identifica. Ho dialogato con parecchi personaggi dei Simpson e di SouthPark, ovviamente qualche runner, cavalieri in armatura ed onde di marea, fiori e languide fanciulle eteree pronte a dondolarsi al dolce chiaro di luna. 
Io stesso mi nascondo dietro una figura fumosa, una traccia d'inchiostro blu disciolta nell'acqua a comporre il gesto di persona che corre, trovato chissà dove.
Mi riparo dietro quell'immagine nebulosa perché quello è il mio passaporto di passaggio per la parte di là. Perché D&R ed il sottoscritto siamo sì la stessa persona ma in due mondi distinti, con quasi inesistenti punti di contatto. Perché i blog sono storia a parte, uno specchio visto dalla parte di là, una finestra aperta su un mondo dove puoi essere cosa vuoi e cosa senti di essere. Boh, io alla fine quello che sono venuto fuori qui, non mi rende poi troppo diverso da come effettivamente sia, nella realtà. 

Ho ben poca dimestichezza, d'altronde esattamente come mi accade nella vita reale, ad allacciare facilmente contatti ed amicizie di qua, a scoprirmi, perché, per il mio modo di vedere, in una certa misura stona. All'inizio commentavo pochissimo e sempre con estrema ritrosia, chissà cosa mai uno può pensare - ma cosa vorrà e chi sarà mai questo qua - metti che magari alla fine vien fuori che il maniaco di cui sopra sono proprio io, con la pietra per spaccarti la testa nascosta nel bauletto della moto.  E con altrettanta estrema diffidenza guardavo gli sparuti commentatori che chissà per qual motivo lasciavano messaggi di commento ai miei post - E adesso guarda questo chi è, cosa vorrà  da me? E se gli do confidenza non è che poi mi segue? Metti che poi torna pure? - Insomma, all'inizio mi comportavo proprio alla stregua di come faccio al di fuori, quando la consorte mi da le gomitate per indicarmi chi, a Bucodiculoplace, devo salutare perché in teoria lo conosco. 
Non è che con il tempo sia cambiato di tanto, e che adesso la confidenza la dia via come il frisbee, per dire. Perché che amicizia ci può essere mai, che tu la possa mettere a tacere con un clic su chiudi sessione e dimenticarla per tutto il tempo che ti pare.
Ma c'è una cosa strana che ad un certo momento accade. Leggendo con una certa frequenza, di alcune persone ti formi un'idea ben precisa. Sai come la pensano, sai cosa le emoziona, sai quasi cosa le fa ridere. Impari a conoscerle senza averle conosciute. Ti manca ovviamente l'impatto visivo, il suono della parola, il colore degli occhi. Ma c'è tutto il resto. E questo resto a volte scopri che conta molto più di quello che non sai.

Come qualche tempo fa. Alla presentazione di un nuovo libro. Un libro oltretutto bellissimo, scritto da B. 
Ho cominciato a leggere da B. tempo fa, quando aveva due blog, uno con gli uccelli della Pixar in alto che ti fissavano stupiti, che poi li ha cancellati per errore tutti e due in un colpo solo e quella volta là ho vinto la mia naturale ritrosia e le ho mandato una mail per sapere come mai fosse sparita di botto. Che roba strana, lei mi aveva addirittura risposto. 
Alcuni dei brani letti da lei mi han fatto morire dal ridere, anzi ci hanno fatto morire dal ridere, che li leggevo a voce alta qui, durante la pausa pranzo. Altri sono entrati dentro e non sono più usciti. B. è brava a scrivere, tanto, difatti fa la scrittora per professione. 
Presentazione del libro nella mia città e, sul suo blog, un invito per la presentazione al pubblico.
Sabato mattina salto in moto e ci vado. La sala della biblioteca è gremita, mi metto sul fondo, ascolto la presentazione e la osservo mentre parla. E cosa strana mi accorgo ad un certo punto che la riconosco, nel senso che so chi è, usa espressioni che le appartengono, che è proprio lei, lei e la sua energia, lei e la sua verve, ha anche quella sottile cadenza della sua terra che ti aspetteresti. Rispetto alla parte che già conoscevo "di là", alla fine non mancava quasi niente.
A fine presentazione mi avvicino per farmi autografare il libro: "me lo avevi promesso", le ricordo. B. mi scruta per un momento dubbiosa, con la biro a mezz'aria e mi chiede quando. "Sul tuo blog", le rispondo.
E' un attimo, cambia improvvisamente, mi riconosce e si illumina di un sorriso bellissimo, mi abbraccia. Mi dice perfino "finalmente, sono proprio contenta di conoscerti". 
Mi trovo leggermente imbarazzato, due chiacchiere veloci come se avessi sempre parlato con una persona che non hai mai visto, poi mi metto in disparte ed osservo le manifestazioni di affetto di tutte quelle persone nei suoi confronti, so che sono più che meritate. Poi mi allontano e torno in studio, nel giubbotto da moto il libro con la sua dedica che questa volta riporta il mio vero nome, me lo ha chiesto lei. Il mio piccolo punto di contatto tra i due miei mondi distinti.
Sì. B. è esattamente la stessa che già avevo imparato a conoscere dall'altra parte. Identica. 

E no che non sono passato per maniaco. Ho dovuto buttare via il sasso.
A casa poi, la sera stessa, esibirò il libro prezioso come un piccolo trofeo alla consorte ed alla mia Ciccia . "Chi è?", mi ha domandato la piccola. 

"Una mia amica. Una scrittrice famosa", mi sono vantato con un sorriso.

13 commenti:

  1. Questo è uno di quei post che avrei voluto scrivere io! E che forse è lì, latente, nelle mie bozze, da qualche parte. Condivido ogni parola, compreso il fatto che ho anch'io, nel mio comodino, un libro autografato da un vero scrittore, conosciuto per caso su un blog e poi incontrato dal vivo. Ora è un caro amico. :-)
    Bellissimo post! :-)

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  2. il mondo blog mi ha "regalato" una delle presenze più belle e illuminanti della mia vita.
    ha scelto pure un modo un po' bizzarro per farmela incontrare, questa presenza, ma sono felice che sia andata così e non cambierei una virgola, un paragrafo, lascio pure i puntini di sospensione così, che ti fanno comunque pensare che c è ancora qualcosa da definire da scrivere di non detto e di non scritto...

    poi ho trovato un'amica/socia e una sorella.
    e anche una buona dose di persone che hanno fatto danni e hanno lasciato solo illusioni e disillusioni... ma non è il "mezzo" è comunque la persona e l utilizzo che fa del "mezzo". le stesse cose capitano anche fuori di qui, nella "vita reale", non ci trovo molta differenza, sarà che io non mi sento differente da qui a lì.

    e ora scusami, finisco di filosofeggiare e continuo a sbavare su quella penna lì su in alto che solo zeus sa quant è bella.

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  3. non è difficile conoscere l'altra persona da un punto di vista, come dire..., globale. Basta volerlo.
    Se non lo si vuole, c'è un perchè. Quale sia questo perchè dipende da chi esita ad accedere a tale globalità e dalle sue specifiche motivazioni.

    Dopo 3 anni di blogging posso affermare che il blog ti fa conoscere una persona al 90%. Ma è l'altro 10% che spesso fa l'enorme differenza.
    Un pò come accade con la comunicazione non verbale in un'interazione "dal vivo", incidendo, essa, per l'85% e oltre.

    Io ho paura di questo 10%, per questo centellino le mie apparizioni dal vivo. Paura di deludere e/o di essere deluso.
    Il blog, la blogosfera è bella così, con questa percentuale di mistero.

    Se si svela il mistero è tutta un'altra cosa. So che molti non saranno d'accordo con questa cosa che sto dicendo. Ma è tutta un'altra cosa. In tutti i sensi, coi più e i meno.

    Naturalmente per chi usa il blog per diffondere contenuti professionali, autorali etc. il discorso è un pò diverso. Anche se mi è capitato di sentire e vedere dal vivo una persona che scriveva da dio, e di avere, poi, molta difficoltà a tornare tra le sue -magnifiche- pagine virtuali.

    Riguardo a te, il tuo blog dice moltissimo di te, forse è uno dei pochi in cui quel 10% diventa 5%, 4%.
    Tu dici molto di te, dei tuoi conflitti, delle tue risorse, del tuo mondo.

    Ciao,
    Bruno








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  4. Bellissimo pezzo, lo riporterei come manifesto ufficiale del mondo blog, accanto a un altro (pure quello non mio) che ho già pubblicato ovunque abbia potuto.

    Concordo, la conoscenza dal vivo aggiunge poco o niente a quello che già si conosce, ma è comunque una sensazione bellissima, comunque è sempre un "Finalmente!".

    Sperando di poterti abbracciare presto dal vivo,

    Ify

    Ps: ma chi sarà mai quell'avatar con l'armatura, proprio non mi viene in mente ;)

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  5. Molto molto bello questo post! E decisamente emozionante il lieto fine che racconti nella tua esperienza di conoscenza dal vivo tra blogger.
    Mi riconosco nell'iniziale diffidenza da te descritta, ma ammetto che quella del blog è per me una bella esperienza. Nella conoscenza a 360 gradi di una persona non potrei prescindere dal contatto fisico, ma ritengo comunque sinceri tanti rapporti che si sono stabiliti via blog.
    Ogni tanto penso a quanto sarebbe divertente organizzare un pranzo tra blogger, in un'ideale tavolata lunga da Bolzano a Lampedusa!

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  6. @Rory: grazie! Aspetto di leggere la tua versione, allora!

    @Sys: le persone di qui che mi conoscono realmente stanno sulle dita di una mano (anzi, direi che ci stanno pure parecchio comode :-)); sono sicuramente meno incline di te a permettere ai due mondi di venire in contatto, ma quando questo è accaduto la sorte mi ha regalato una mano inaspettatamente fortunata(P.S. La stilografica è un'Aurora Optima, su Ebay si trova a 504 Euro. Se ti piace così tanto, da me, con 100 Euro in meno ti levi la paura ^_^).

    @Bruno: Io non è che non lo voglia e non so se ho paura di deludere o essere deluso. Ma forse alla fine hai ragione tu: la blogosfera è bella così, con questa percentuale di mistero, da tutte e due le parti. Il mio blog non è nato per fare amicizie. E' nato perché avevo la necessità di trovare un posto dove scrivere, semplicemente. Ed è probabilmente giusto che continui ad esser quello che è.
    E poi penso che anche il tuo 10% conti molto, molto meno.

    @Ify: guarda che neanch'io ho la più pallida idea di chi sia!! :-)

    @Monica: pare che la diffidenza sia un punto in comune per tanti. Ma spesso mi capita poi di leggere di amicizie forti e consolidate, iniziate per caso qui. Io mi accontento di scrivere e basta, di lasciar i due mondi così, separati e lontani, con la sorpresa di imprevedibili punti di passaggio inaspettati.

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  7. Ci faccio un pensierino, ma è un rischio! roba che ti tocca incontrarmi per darmela perché, è cosa risaputa, ho un pessimo rapporto con le poste ;-)

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    1. Per contro però io ho un pessimo rapporto con gli altri blogger! Non ti preoccupare, effettuo spedizioni assicurate, TNT, DHL, SDA....

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    2. "Certo che, come sai uscire di scena tu, dolcezza..."
      (Cit. dal libro Franny e Zooey di Salinger)

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    3. Dolcezza, a me, giuro, non l'ha mai detto nessuno...
      Carta vetro, quello invece sì. D'altronde mi si addice di più.
      Guarda che la Optima è già salita a 420 €.
      Più spese postali.



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  8. ...passo dalla Sonia...passo dal Bruno...e non passo qui...!!??....sia MAI....:))

    ...buone feste..un mio pensiero va anche a TE!!!
    ciaoo Vania:)

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  9. Dopo aver letto questo tuo pezzo, di cose da dire ne avrei tante, ma vado di fretta, quindi spero mi scuserai. Ma torno e nel frattempo, Buon Natale, sereno soprattutto e un 2013 pieno di belle cose.
    Ciao. ;)

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  10. @Vania: per l'appunto! Cominciavo ad essere un pochino geloso.. Auguri anche a te!
    @Arthur: torna quando vuoi, ti aspetto. E un buon anno anche a te, nella speranza che sia quantomeno sereno.

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