giovedì 3 novembre 2011

Terzo giorno

Di passi nuovamente buttati sull'asfalto. Battito medio 142, massimo 185. 6 km, lunghi da morire. Eccomi qui. Alle spalle l'ultima frattura, la schiena ed i mille cazzi, le litigate, le cose. Forse proprio tutto alle spalle no, ma non mi lascio smontare, non me lo posso permettere. Posso dire, tutto sommato, di averne passate di peggio. 
Oggi, per fortuna veniva giù quella pioggia sottile, leggera e rinfrescante. Faceva un freddo discreto e c'era pochissima gente, oltre a me ed i miei pensieri di questi giorni, così neri, più neri dei tronchi rugosi degli alberi, più neri delle venticinque panchine in infilata - le ho contate - nel tratto che costeggia il palazzetto, più neri di questo asfalto lucido che sta sparendo piano sotto cumuli di foglie.
Quei quattro gatti che giravano mi han sorpassato tutti. Giovani, vecchi, maschi femmine, allenati e non. Tutti.
Per fortuna non mi ha sputato addosso nessuno.
Tutto sommato poteva andare peggio.

13 commenti:

  1. Con i tanti problemi della vita quotidiana sulle spalle, non possiamo essere deboli ed inermi. Certo questo ci consente di non impegnarci a fondo, di non prenderci a fondo tutte le responsabilità, e alla fine, ci consente di lamentarci. Ma tutto questo ci permette di reagire sempre meglio, proprio come quando alleniamo il nostro corpo ed accresciamo le sue capacita di superare lo stress, la fatica, le difficoltà in maniera sempre più efficace e con risultati sempre migliori.
    Avanti tutta.

    Buone corse.

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  2. ...:)...è autunno è logico che piove...poi la neve...poi la primavera...poi l'estate...il sole.
    ciaooo Vania

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  3. Tutto sommato ... sei rimasto te stesso !
    E non è poco amico mio, anzi è tutto .
    Un abbraccio e .... ad maiora !!! :-)
    @Bruno

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  4. massì poteva andare pure peggio... pensa se a forza di contar panchine ti fossi addormentato.
    ad una certa età succede.
    (a Russel no, a lui basta un piccolo segnale e si scatena l inferno!)

    no dai... non mi guardare così... fai quasi paura... ok, allora io vado eh, vado! buon fine settimanaaaaa...
    (e si allontana fischiettando un motivetto con fare indifferente...)

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  5. Caro D&R
    è con vero piacere ke leggo, ke la Fatica s'impossessa del tuo corpo ..è una bella sensazione. E' percepire le proprie capacità e potenzialità, sul proprio corpo. Sono i tuoi muscoli a darti le risposte.
    Spero di poter leggere ancora delle tue SeSSiON podistiche ..e con l'occasione ti dediko un pezzo CULT della cinematografia, ke sà rappresentare con maestria, la corsa come CompagnaConfidente! http://www.youtube.com/watch?gl=IT&v=9SobBbqTCHI

    PuraVidaSiempre

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  6. un velato elogio della lentezza e del morbido autunno. :-))
    Ciao!

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  7. Ciao caro co-corridore... ;) anch'io avevo smesso per qualche settimana, per motivi diversi dai tuoi. Spero che tu ti senta meglio...
    Ho ripreso con un fiato nuovo, l'altra settimana, ho anche ricominciato a nuotare in modo "serio", sentivo che ritornava il ritmo e -bang- si è abbattuta un'influenza che manco mi posso curare perché non posso prendermi giorni dal lavoro.
    Ma che sfiga. Giuro che non appena mi rimetto in sesto mi scateno. Che dici, coordiniamo gli allenamenti? ;)
    Abbracci

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  8. ciao, ti mando un abbraccio perchè non mi andava di leggere in silenzio! forza... e cosa importa se ti sorpassano? l'importante è che hai ricominciato!!
    un abbraccio dal lago

    folada

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  9. DA oggi ricomincio pure io.
    certo... non corro... però... quelle 18 volte che mi supererai mi saluti? :)

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  10. sparito...
    l ho detto io che s addormenta contando le panchine...
    eh...
    succede...

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  11. Non siamo mai come i nostri sogni
    Spesso siamo molto di più.
    Valerio Negrini.

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  12. EEEEAAAALLORRRAAAAAAAAA????
    qua ci si prepara a mettere fuori il pungitopo e tu c hai ancora le zucche ???
    Guarda che ti mando la sciura Cesira a fare le pulizie eh!!!
    (o starai mica ancora correndo intorno alla panchina?)
    avanti, se ci sei batti un colpo.
    (possibilmente non con il cranio contro il video... grazie...)

    (che fai con quel battipanni in mano? e l occhio ignattato di sangue???? ehm... vado eh... io vado... ciao a dopo!!!)

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  13. Poi mi chiedi come sto
    E il tuo sorriso spegne i tormenti e le domande a stare bene
    A stare male a torturarmi a chiedermi perché…
    La differenza tra me e te
    Tu “come stai? Bene!”,
    io “Come sto? Bho”..me e te
    Uno sorride di com’è, l’altro piange cosa non è
    E penso sia bellissimo…

    Cotoletta

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