dreaming and running: Mattina presto

domenica 9 settembre 2012

Mattina presto

Torino, un tram intero tutto per me, il chiarore che nasce, i viali alberati che scorrono veloci ai lati, gli edifici aggraziati e desolati, questa musica nelle orecchie.

La mia città, a volte, nei momenti più inaspettati è un regalo, ad attraversarla così.

12 commenti:

Syssa S.domenica, 09 settembre, 2012
La tua città regala davvero momenti e gioie inaspettati...
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theyogidomenica, 09 settembre, 2012
magic moments: mica facile ritagliarseli in tram....
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Martinadomenica, 09 settembre, 2012
bella Torino. l'ho riscoperta l'anno scorso, ci vado spesso e volentieri, dato che in treno è più vicina di quello che ricordavo. Ultimamente sono stata al museo del cinema (fantastico) e trascinata da un'amica a vedere il museo egizio che, ci crederai, non avevo mai visto. Splendidi entrambi.
Ho dei ricordi sereni in quella città.
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Dreaming and runninglunedì, 10 settembre, 2012
@Sys: non per niente Torino passa per essere una città magica.
@theyogi: per chi, come me, i mezzi pubblici non li usa praticamente mai è una bella sorpresa, direi.
@Martina: Torino è una città poco appariscente, ma di una bellezza aristocratica e vagamente retrò.
E come spesso capita a chi, le cose le ha sempre a portata di mano, al museo del Cinema non ci sono mai andato, mentre il museo egizio l'ho visto ultimamente, in queste vacanze estive.
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slaymerlunedì, 10 settembre, 2012
ore 6:30 .. se mai la città fuori si muove e inizia a rumoreggiare, anch'io in segno di protesta rumoreggio da sotto le lenzuola (se potente, faccio defluire dalle lenzuola) ... e mi narcotizzo per proseguire il sonno !!!
;) ... bei momenti il mattino all'alba !!!
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Syssa S.martedì, 11 settembre, 2012
è indiscutibilmente Magica.
ne ho le prove...

ps. non hai visto il Museo del Cinema? VERGOGNA!
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Syssa S.mercoledì, 12 settembre, 2012
cioè... con tutti i lustri (anni è dir poco) che bazzichi per Torino ci sei andato vicino una volta sola?
vergogna due volte!!!
avresti dovuto assistere per lo meno all'inaugurazione!!!! :D
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Cose da fare, da scrivere e da vivere

Primo, sto tradendo le mie beneamate stilografiche per la tastiera, e questo è un poco vergognoso, considerata la carta Fabriano (creata appositamente per la mostra "Leonardo a Venezia"), carissima, che ho acquistato e che ho usato con troppa parsimonia. Dovrei scrivere di tutto, devo solo mettere ordine e tentare di arginare il fiume in piena. Anzi in teoria dovrei lavorare, ma è un periodo che proprio non me ne cale, anche se, sempre in teoria, io sarei il capo, quello che fa lavorare gli altri; dovrei parlare di quelli che erano i miei sogni, di quando ho cominciato e di cosa è cambiato da allora. Dovrei scrivere della struggente malinconia di quando penso ai tetti, all'atmosfera ed all'dore di Parigi, a cui definitivamente appartengo; dovrei buttare giù pagine e pagine di quello che provo, appena all'uscita dell'ultima galleria in autostrada, quando intravedo il primo sottile bagliore di mare e dovrei fermare le dita per la troppa foga che sicuramente avrei nel descrivere il mio mare, possente ed oscuro, che è parte di me e di quanto mi manca non respirarne da troppo tempo il sapore. Poi dovrei scrivere di mio padre, la mia parte marina, il più grande uomo che abbia mai conosciuto, di quanto mi abbia insegnato, delle mille cose che non sono mai riuscito a dirgli e di quelle che avrei voluto ancora fare con lui. Dovrei descrivere quanto mi senta vivo ed individuo, quando le mie dita esplorano appigli sconosciuti, aggrappato al vuoto di una parete, con il suono metallico ed amico dei rinvii. Dovrei parlare di Alessandro, il mio "amico fisico" e delle nostre passioni comuni. Dovrei parlare del più grande amore che conosca, quello di Francesco ed Irene, e di quanto sono speciali, e non solo per me. Dovrei invece capire dove sono andati a finire i miei grandi amori e dovrei parlare del mio immenso ed unico amore, la mia bimba, che è in assoluto e senza ombra di dubbio la mia stessa ragione di vita. Dovrei descrivere le nuvole che albergano nella mia anima e dei pochi sprazzi di sole che ogni tanto spuntano fiochi. Dovrei descrivere con quanta fatica sopporto gli anni che ho e dei pochi che invece mi sento, delle cose che voglio ancora fare, delle mete che devo ancora raggiungere. Devo parlare della nostra gatta, dell'andare a vela e delle mie rose, e di mille e mille altre cose ancora. Già il tempo mi manca.
Chissà cosa riuscirò a fare...

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